Il leader degli Stadio Gaetano Curreri, intervistato da Luca Maggitti in occasione di "Emozioni Musica Festival" a Roseto, ha parlato anche del suo tifo per la Fortitudo e della sua personale "top 3" dei giocatori biancoblu.

Mi identifico molto nel gesto sportivo, lo sport appassiona. Viviamo in un mondo troppo piatto, siamo confusi perchè siamo piatti. E quando le cose sono piatte sono molto pericolose.
Nello sport, in un canestro da tre, c'è un'emozione impagabile, in una schiacciata, in un tiro come sa fare Mancio, il famoso "gancio di Mancio", è un gesto sportivo che quando glielo vedo fare io mi emoziono. E' una cosa che ti fa stare bene, con la testa più a posto.
Un podio dei giocatori Fortitudo? Il primo in assoluto (magari non molto conosciuto), che impersonificava la voglia di vincere le partite con i denti, Pilutti. L'ho amato e lo amo. Il secondo è il Baso, il famoso tiro ignorante, e il terzo Carlton Myers, che di questi tre sicuramente era il talento più grande. Però come tutti i grandi talenti, ogni tanto anche scostante. Poco tempo fa in TV ha raccontato degli Europei vinti dall'Italia, che la prima partita voleva vincerla da solo. Avere l'umiltà di riconoscere una cosa del genere - dicendo che era stata la squadra a fargli capire che stava sbagliando tutto - è l'umiltà di un grande uomo, di basket e di vita.




(grazie a Luca Maggitti per la segnalazione)

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