Riccardo Cortese, ex Fortitudo e cognato di Carlos Delfino, è stato sentito da Damiano Montanari di Stadio. Un estratto dell’intervista.

“La promozione della Fortitudo è senza ombra di dubbio solo una questione di tempo. Lo si sapeva già a gennaio. In un campionato difficile e competitivo come questo, l'Aquila ha saputo fare qualcosa di molto, molto importante.
Avevo previsto rallentamento? E' chiaro, ho avuto torto. Ma dico anche che trovare due squadre costanti come la Fortitudo e Montegranaro di quest'anno è veramente raro. L'anno scorso Trieste ha vinto perdendo otto partite. Al momento l'Aquila ne ha perse solo tre e Montegranaro cinque.
Domani? Non me ne voglia Cento, ma è una gara abbastanza scritta, a meno che la Fortitudo non faccia uno scivolone molto grande o Cento tiri con percentuali spaventose da tre punti. Per l'Aquila sarà una partita come le altre, da portare a casa, per la Baltur rappresenterà uno stimolo importante in un momento decisamente difficile. Mi dispiace molto per come si è evoluto il campionato di Cento. Ha pagato una grossa dose di sfortuna per gli infortuni che hanno influito parecchio ed il fatto di giocare al PalaSavena ha inciso parecchio sia per i giocatori, sia per i tifosi. La Fortitudo non dovrebbe avere grossi problemi. Poi nel basket non si sa mai: anche noi nell'ultima gara con Cagliari abbiamo perso in casa e non me lo sarei mai aspettato.
Delfino? Oggettivamente inserirsi in questa Fortitudo non è molto difficile. Ci sono talmente tanti giocatori di qualità ed un sistema talmente tanto rodato che solo Michael Jordan o LeBron James potrebbero cambiare gli equilibri. Nessuna persona intelligente, e Carlos lo è, si permetterebbe mai di "rompere il giochino" facendo venti tiri a partita o pensando al proprio tabellino”

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