Riccardo Cortese, che domani sarà a Bologna con la maglia di Udine, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Udine è partita male dopo un ottimo precampionato. Nelle due sconfitte con Imola e Montegranaro abbiamo pagato la poca fluidità in attacco che ha vanificato le buone cose mostrate in difesa. Dobbiamo ancora trovare la nostra vera identità. In precampionato funzionava tutto molto bene, anche contro squadre di livello superiore ed europeo. Ora siamo più in difficoltà. Non è un disastro, ma un campanello d'allarme è suonato. Dobbiamo dimostrare di essere forti.
A Bologna servirebbe la partita del riscatto. Per me lo sarebbe anche se segnassi due punti e Udine vincesse. Dovremo trovare equilibrio e solidità mentale. Giocare trenta minuti, come abbiamo fatto fin qui, non basterà. Con Montegranaro alla Drima difficoltà ci siamo un po' sciolti. Io per primo mi prendo le mie responsabilità.
Non è proprio il momento migliore per affrontare la Fortitudo al PalaDozza... Incontriamo la squadra nettamente più in forma. Ho visto la gara con Treviso: la pallacanestro dell'Aquila è stata molto concreta e con gerarchie ben definite. Probabilmente l'assenza di Mancinelli ha aiutato chi è andato in campo. Sono curioso di vedere come reagirà il gruppo ad una ridistribuzione dei minuti e dei palloni quando il roster sarà al completo. Attualmente è molto dura giocare contro questa Fortitudo, che è dominante, ha fiducia e sarà pure in casa.
Come si può battere questa Fortitudo? Sicuramente cercando di limitare il pick and roll di Hasbrouck e Leunen. Anche se loro hanno tanti punti di forza: giocatori come Rosselli e Cinciarini non hanno bisogno di presentazioni. Sarà una partita molto fisica e "maschia". Noi siamo pronti.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91