In maniera quasi nobile, senza togliersi l’accappatoio di dosso e osservando la situazione in totale controllo: la Fortitudo quasi non ha bisogno di sbattersi più di tanto, per sbarazzarsi di una Biella quasi vacanziera e per qualificarsi alla semifinale di domani (ore 18 contro Roma). Nessuno si è fatto male, minutaggi sparsi senza dover chiedere particolari sforzi: venerdì quasi di scrimmage, se vogliamo, anche se forse è stata proprio la forza di Bologna a far dare la percezione che il tutto sia stato una specie di allenamento a porte aperte.

Mancinelli in quintetto, e Martino che fa capire fin da subito di voler ruotare la gente più di quanto non faccia di solito: Delfino riprende la storia con la Fortitudo interrotta 15 anni fa dopo 5’, dopo 7’ l’unico non spogliato è Sgorbati, ma intanto il punteggio è già bello ampio, perché Biella gioca con le infradito e basta davvero poco a Bologna per i suoi classici inizi a bomba: 12-2 subito, 18-4 poi, 18-9 al 10’ senza nemmeno fare particolari capriole.

Biella annusa eventuali carenze fortitudine, si avvicina ancora un po’ (18-13), ma c’è troppa superficialità piemontese per cercare davvero il contatto. E allora, pur mantenendo un profilo di più concretezza che spettacolarità, e dando l’impressione di voler principalmente tastare la condizione dei suoi, Martino viaggia in relativa tranquillità ed è 34-22 al 20’.

Continuando a giocare quasi solo internamente (da 3 ci si prova poco), la Fortitudo tiene la rotta quasi senza bisogno di digrignare i denti, con Mancinelli ad usare – e a tratti abusare – del suo gancetto, con Rosselli a mettere toppe e con Leunen ad infilare, quasi inerzialmente, il cesto del 47-31. Qualche borbottio porta ad un tecnico alla panca, ma per il resto c’è davvero poco da segnalare per il 47-35 del 30’.

Unico brivido, ma proprio a volerne cercare uno, è la tripla di Stefanelli per il 49-40, ma è proprio poca roba. Una tripla di Sgorbati zittisce eventuali velleità, poi è tutto fin troppo semplice. Venuto al 36’ scollina il ventello, Delfino dalla lunetta si sblocca, vanno dentro i bimbi, a domani.


( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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