Le parole di Comuzzo a 48 ore dal derby casalingo con Imola.

“Imola è una partita delicata, loro stanno facendo un ottimo campionato e all’andata abbiamo rischiato. E’ una squadra dura da affrontare, giocano bene con tante opzioni e tante difese, per cui dovremo essere concentrati e attenti. Sarà una gara con molti parziali, positivi e negativi, e dovremo stare sul pezzo perché Imola non molla mai: sarà da prendere con le pinze, abbiamo tutto da perdere e non dovremo pensare alla classifica quanto piuttosto al fare bene per 40’ dato che non verranno qua a farci festa. Girano attorno a Prato e Maggioli, hanno ottimi americani, Penna che sta crescendo e cambi che si rendono utili. Non dobbiamo giocare con l’idea che in un modo o nell’altro la vinceremo. Come infermeria, abbiamo acciacchi sparsi: Pini con contusione alla mano, Amici male alla gamba, Mancinelli piccola distorsione e altre cose, ma in due giorni contiamo di essere tutti a posto”

In questo periodo tu cosa hai messo di tuo? “Siamo cresciuti dopo Jesi, quando abbiamo passato una settimana nervosa in cui ci siamo guardati in faccia dicendoci che non dovevamo più fare brutte figure. Poi la partenza di un giocatore ha aumentato le responsabilità degli altri, accrescendo la fiducia di ogni singolo. Di mio ho solo aggiunto serenità, qualche cambio in meno per far prendere meglio il ritmo e maggiore attenzione agli inizi di partita, cose a cui saremmo arrivati ugualmente. Ora manca la conferma della nostra crescita, e qui serve evitare non tanto la sconfitta quanto la brutta prestazione”

Un nuovo arrivo potrebbe far perdere questo equilibrio? “Infatti, per questo non vogliamo anticipare i tempi, a meno che non ci sia una grossa occasione. Ora dobbiamo consolidarci, e un innesto andrà fatto in previsione dei playoff, specie in regia, fosse anche qualcuno per tamponare un momento di necessità. Ci fosse la possibilità di un giocatore di livello, andrebbe inserito il più tardi possibile, per farlo all’interno di un sistema funzionante. Capitasse adesso, rischieremmo di alterare le attuali gerarchie”

Ti aspettavi questo cambiamento dopo Jesi? “Mi ha sorpreso per come sia stato radicale, ma in un campionato può succedere di tutto: Trieste prima pareva una macchina da guerra e ora un po’ meno, Mantova sta andando di momenti buoni e meno buoni. In una stagione c’è sempre qualcosa che può portare ad un bivio, e si deve scegliere la strada giusta evitando però che la fiducia si trasformi in presunzione”

Le vostre attuali priorità? “Mettere benzina per i playoff, essere pronti tecnicamente e tatticamente, essere sani e completi. E freschi sul lungo periodo, perché la differenza la farà essere pronti al secondo turno, non al primo”

Quindi come affronterete la Coppa Italia? “Non andremo a fare le comparse, poi sappiamo che è un torneo a parte, dove la prima partita decide tutto, e dove con un roster breve puoi vincere il venerdì ma poi soffrire dopo”

Rischi di chiudere l’esperienza da capo allenatore imbattuto. “Non è un merito mio, forse avremmo vinto ugualmente, e anche meglio, con il capo allenatore in panchina. Io sono stato fortunato, sono arrivato al momento gusto, ma questa squadra si sta allenando insieme da agosto, e per questo non ho meriti specifici. Sono contento perché tutti ci hanno messo del proprio, anche Boniciolli dalla clinica. Lui oggi ci ha visitati per la prima volta, è sereno, ha messo il problema alle spalle, e dopo Imola tornerà in palestra, graduatamente cercando di non sforzare la voce. E comunque ricordo che io c’ero anche prima…”

Mc Camey sta riprendendo? “Si sta allenando bene e tornando a buon livello. Lui soffre i dubbi che ci sono attorno al suo ruolo, prima di infortunarsi giocava peggio di quanto non facesse vedere in allenamento. Ma la storia della Fortitudo è piena di registi molto criticati, c’è chi regge la pressione e chi no. Sono convinto che quando si scioglierà vedremo un altro giocatore”

Il video, grazie a Sportpress.



(Foto Pozzati)

VIRTUS, IL DOPOPARTITA DELLA COPPA ITALIA
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