Il viceallenatore della Fortitudo - Stefano Comuzzo - è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Nel 1999/2000 conquistai la promozione in Al come vice di Boniciolli a Udine, mentre nel 2011/12 ottenni il salto dall'allora DNA alla LegaDue come assistente di Dalmasson. Qui alla Fortitudo ci stavamo lavorando da tre anni. E' stata una gioia senza precedenti.

Quali sono le qualità principali di Martino? L'autocontrollo e l'equilibrio. Durante la stagione hanno fatto la differenza. Il suo primo grande merito era stato la costruzione di una squadra con tantissima personalità ed esperienza. Il secondo la capacità di costruire un gruppo di giocatori funzionali al progetto tecnico, che potessero esprimersi con grande libertà e, allo stesso tempo, essere parte di un gioco corale.

Dal ritorno in A2 della Fortitudo, lei è stato l'allenatore con la maggiore percentuale di vittorie, addirittura il 100% nella scorsa stagione, quando per 5 partite sostituì Boniciolli. In quelle cinque partite non mi sono sentito promosso a capo allenatore, per cui il ritorno al ruolo di assistente non è stato vissuto come una retrocessione. Sono venuto alla Fortitudo per ricoprire questo ruolo: può accadere di dover sostituire l'head coach per un periodo».

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