Lista dei ringraziamenti: i tiri liberi di Mancinelli, 4/4 dopo il 9/10 di Belinelli in gara uno; l'istant replay che cancella un errore arbitrale con cui McCullough aveva siglato il -4 a 4'41" dalla fine; il Rinascimento Rombaldoniano e, last but not least, Cuore di Capitano. A togliere le castagne dal fuoco, in un film già visto ma che mai pare venire a noia dalle parti del Paladozza, tripla e altri cesti di Basile nelle ultime tornate. Viene così cucinato l'80-71 che porta la Climamio sul 2-1, ad un passo dalla sarta. Questo in una gara fotocopia della prima, con maggiori tremori nel finale: scemando in difesa, soprattutto in transizioni poco coperte che vengono sfruttate da McCullough e Calabria, e calando in attacco. Rosicchiato il vantaggio fino a due punti, è servita poi la solita, santa ignoranza. E grande urlo finale del Paladozza, prima di reciproche scorrettezze con la signora Coldebella. Vizi e virtù delle finali.

Repesa rimescola il quintetto, riproponendo i partenti di mercoledì scorso. E il copione sembra uguale: difesa, contropiedi, mani fatate. Lardo non riesce nemmeno stavolta a infilare sabbia nell'ingranaggio, e viene macinato. Triple di Basile, di Mancinelli, e 20-4 dopo 6 minuti. Con tutti a segno ed attivi, la panchina Fortitudo può alzarsi e dare respiro ai titolari. Non è una mossa inizialmente positiva e, vista anche la prevedibile reazione dell'AJ, vantaggio dimezzato. Aggrappata alla produzione di Calabria, Milano rientra fino a -8, prima della tripla di bentornato di Rombaldoni. 26-17 alla sirena.

I cosiddetti rincalzi riescono a riprendere in mano il filo del gioco, con Rancik e ispirazione offensiva. Ritoccato in varie occasioni il +16, Repesa si prende il lusso di mandare in campo per qualche minuto tutti i non starters, senza averne particolari smottamenti nel vantaggio. L'Armani non riesce a trovare alternative a Calabria, e vede Singleton fare (6 punti) e disfare (quando cerca di andare in azione personale). Belinelli schiaccia il 45-27, prima di uno 0-5 di assestamento. 45-32 al 20', con alcune cifre inquietanti: 31-14 a rimbalzo, con un 16-4 nel secondo quarto fatto di 10 rimbalzi d'attacco Bologna e 0 difensivi per Milano.

Poi, come nella prima, un secondo tempo di brividi. La difesa collassa, concedendo spazi a McCullough ben sfruttati. Parziale di 2-12, e Milano che arriva fino al -5 (57-52) con cui chiude il terzo quarto.

A dar vita alle speranze biancoblu ci pensa Rombaldoni, per vari minuti addirittura l'unico bolognese in doppia cifra. Mentre i lunghi escono per falli in fila indiana (Schultze, Singleton, Smodis), capita di tutto: l'istant replay che scolorisce dal referto due punti di McC, ma anche due triple di Calabria e dello stesso McCullough a fare 66-64. Il ghostbuster è Basile, con tripla scaccia pensieri. Milano non riesce più a rientrare, malgrado alcuni cadeaux di Douglas: Mancinelli non trema dalla lunetta e Repesa, dopo aver sacramentato alla disperata ricerca di un fallo antisportivo che non gli verrà mai fischiato, esce tra gli applausi. Di nuovo tutti al Forum: a Bologna ne manca una, a Milano due.

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