Daniele Cinciarini è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Un estratto delle sue parole.

Cinciarini ha scelto di ridursi lo stipendio per restare in Fortitudo. Ho scelto di restare per mille ragioni, ma tra queste non c'è quella economica, ma i soldi non fanno la felicità. Tra le offerte che avevo ricevuto quella della Effe era la più bassa, però, era quella che più soddisfaceva me e la mia famiglia perché c'era tutto quello che uno può desiderare, dalla città dove si vive benissimo, dal tifo perché giocare al PalaDozza con il calore dell'Aquila è un qualcosa di unico e io ne ho girate tante di squadre, dalla società che ha creato un ambiente familiare. Sono tutte cose importanti per un giocatore e per la sua famiglia, tanto che puoi rinunciare a qualche soldo perché conta di più vivere meglio in una realtà che ti vuole bene. Quando sono sceso in A2 l'ho fatto solo perché volevo essere tra quelli che avrebbero riportato la Fortitudo in serie A.

Obiettivi? Torni in serie A dopo 10 anni è ovvio che i primi anni l'obiettivo deve essere quello della salvezza. Io sono pronto a lottare in una squadra dove nessuno si tirerà indietro. La società si sta muovendo in modo molto intelligente puntando su un nucleo consolidato e inserendo giocatori motivati che conoscono l'ambiente. La stagione sarà durissima, però, siamo pronti a combattere. Bisognerà lavorare sodo, ma ci sono tutte le basi per fare un buon campionato. Il segreto è partire subito forte.

Il derby? E' la partita delle partite. E' un incontro che farà bene a tutto il movimento essendo l'unico incontro in Italia che può competere con il calcio a livello di visibilità. Me lo immagino molto intenso e ricco di emozioni. Vincerà la squadra riuscirà a gestire meglio i sentimenti e che avrà più attributi, anche se magari l'altra sarà più forte. Sono impegni che si vincono con il carattere.


( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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