Daniele Cinciarini è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Contro Scafati ero entrato in campo tranquillo, tutto sembrava procedere regolarmente. Poi nel terzo quarto è scattato qualcosa. Sugli spalti c'erano una ventina di persone, parenti e sponsor legati a Scafati, cche quando mi hanno visto entrare in ritmo hanno cominciato a beccarmi. Quell'atteggiamento mi ha acceso definitivamente. Alla fine sono entrato in trance agonistica. Coach Cancellieri e i miei compagni se ne sono accorti e hanno iniziato a giocare per me. Sull'ultimo canestro, la tripla decisiva da sbilanciato, Thomas mi stava marcando bene, così ho tirato in controtempo e segnato con l'aiuto del tabellone. In una giornata come quella, avrei fatto canestro anche a occhi chiusi.
La Fortitudo? Secondo me, avrei potuto dare il mio contributo alla causa; ovviamente non con lo stesso minutaggio che sto avendo in A2, ma come uomo d'esperienza e specialista. Purtroppo le nostre strade si sono divise. All'inizio ci sono rimasto male, perché per l'Aquila avevo fatto una scelta di vita. Ora l'ho superata.
Ha tanto talento offensivo e gioca in modo più spettacolare rispetto a quando c'ero io. L'inizio di stagione negativo è stato sorprendente. Ora con coach Dalmonte sì sono ripristinate quelle gerarchie che forse prima non c'erano e sono arrivati giocatori più funzionali. Conosco bene Luca, avendolo avuto come allenatore a Pesaro: è molto attento alla difesa e ai dettagli. Per il potenziale, che ha e per come sta oggi in campo, credo che la Fortitudo abbia le carte in regola per ambire ai playoff.
I tifosi della Fortitudo sono sempre nel mio cuore, perché anche questa estate si sono fatti sentire e mi hanno sempre manifestato la loro vicinanza. Quando entri a far parte della famiglia Fortitudo, compresi tifosi, lo rimani per sempre"


(foto Fortitudo - Valentino Orsini)

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