Alberto Chiumenti, lungo della Benedetto XIV Cento, è stato sentito da Damiano Montanari su Stadio alla vigilia del derby con la Fortitudo.

Come state affrontando il momento difficile? Con grande serietà, lavorando tutti i giorni con grande intensità e professionalità. Sappiamo di essere in una situazione molto critica, ma a cinque giornate dalla fine della regular season abbiamo ancora la possibilità di mantenere la categoria. Come squadra non abbiamo mollato.
Come arriverete alla partita di domenica con la Fortitudo? Con la consapevolezza che sulla carta sarà una partita proibitiva, in cui dovremo vedercela con la squadra migliore del campionato. Allo stesso tempo sappiamo che sarà una delle nostre ultime chance per salvarci.

La Fortitudo si può battere? Tutti dovremo disputare la nostra miglior partita e potrebbe non bastare. Alla fine il basket è bello anche per questo: a volte ci sono sorprese, nulla è impossibile. Siamo pronti a dare il 110%.

Quanto pesa giocare le partite casalinghe al PalaSavena, a 40 km da Cento? Sicuramente è una situazione irreale. Quando abbiamo affrontato Ravenna, abbiamo impiegato più tempo dei nostri avversari per arrivare tra le "mura amiche". Praticamente lo stesso è accaduto contro Forlì. Domenica la Fortitudo giocherà sulla porta di casa. Con tante squadre emiliano romagnole nel girone Est, avere disputato le gare interne di questa stagione a quaranta chilometri da Cento è stato un vantaggio per le nostre avversarie e un disagio per noi. Ma all'inizio del campionato lo sapevamo, per cui in questo momento non deve essere un alibi.

L'avversario più pericoloso? Quello che sposta più gli equilibri è Guido Rosselli. Ha esperienza, caratura tecnica e intelligenza cestistica superiori alla media. Ma a Ravenna ho visto Mancinelli, che in dieci minuti ha fatto vincere la partita alla Effe. Questa è la principale difficoltà da superare nell'affrontare la Fortitudo: ha otto o nove giocatori che possono essere protagonisti in ogni partita.

( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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