Demis Cavina, coach di Udine ed ex allenatore di Imola, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Non mi ricordo nella storia della A2 una squadra con un quoziente intellettivo cestistìco alto come quello della Fortitudo.
Me l'aspettavo così dominante? Non mi ha sorpreso il primo posto, ma la continuità di rendimento e la facilità con cui ha vinto partite difficili o tirate punto a punto nel quarto quarto. Non credo che le inseguitrici, tra cui noi, stiano facendo male. È il ruolino di marcia dell\'Aquila ad essere anomalo. Questo è sintomo di grande esperienza e di qualità.

Udine al momento è sesta. La posizione assoluta è leggermente inferiore a quanto ci aspettavamo. Però ci sono tante squadre racchiuse in un fazzoletto. È fisiologico avere alti e bassi. Noi stiamo cercando la continuità. Purtroppo abbiamo dovuto convivere con molti infortuni. Penso a Powell che mercoledì scorso ha sostenuto un intervento di pulizia al ginocchio, alla spalla di Cortese, allo stop di dieci giorni di Simpson e al ginocchio di Penna. Per fortuna la grande vittoria con Treviso di due settimane fa ci ha ridato grande fiducia.

La corsa al primo posto è chiusa? Guardando l'andamento del campionato fino adesso verrebbe da dire di sì. Non credo che le concorrenti della Fortitudo abbiano già alzato bandiera bianca. Però penso che inconsciamente molte di loro stiano già ragionando sui playoff.

La chiave del derby di domani tra Imola e Fortitudo? Per Imola sarà importantissimo riuscire ad avere qualcosa da tutti. Il rendimento dei due americani è sempre molto alto. L'apporto del resto della squadra sarà decisivo. Di contro la difesa della Fortitudo dovrà limitare molto gli avversari italiani.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
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