Marco Carraretto è stato ospite a Scusate l'interruzione, il programma di Radio International.

Intanto, la situazione infortuni. "Ad oggi abbastanza complessa. Aradori, Fantinelli e Happ ancora non si sono allenati e difficilmente saranno disponibili per il derby. Mancinelli ha fatto il primo allenamento solo ieri, quindi solo lui ci potrebbe essere"

Hai mai avuto un inizio stagione così sfigato? "A ricordo no. E' stata una serie di coincidenze che ci ha fortemente penalizzato: gli infortuni fanno parte del gioco, ma sono stati tutti lunghi, relativamente gravi, e che hanno portato tre quinti degli starters fuori per lungo tempo"

In partita si vede quello che si fa in allenamento, e si vede che mancano cinque contro cinque competitivi. "Giustissimo. La partita è lo specchio della settimana, e con tutti questi giocatori che di fatto sono assenti dal rettangolo del gioco manca la competitività che si deve poi mandare in campo la domenica. C'è poi il fatto che l'emergenza può dare spinte emotive, quelle che ci fanno reggere per tre quarti di gara, ma poi fisicamente caliamo nei finali di partita"

Non c'è derby senza polemica. La questione del mancato rinvio? "Noi siamo preparati a giocare domenica, pur con assenze"

Non era meglio spendere un po' di più in estate, piuttosto che commettere errori? "Col senno di poi sono bravi tutti. Nelle difficoltà si vede tutto peggio, ma sono convinto che con la squadra al completo, con un processo di maturazione regolare, le cose sarebbero andate diversamente. Avevamo fatto scommesse, giocatori all'esordio in Europa e bisognosi di tempo: hanno voglia di fare bene ma devono maturare"

Psicologicamente, si fosse vinto anche solo la partita con Roma al completo, ci sarebbe meno negatività? "Le sconfitte non danno allegria, danno spinte per lavorare meglio. Ci manca una vittoria per riprendere spirito, e dobbiamo tornare il prima possibile a farlo"

E' da escludere investire due soldi su un lungo verticale? "Noi siamo sempre attivi sul mercato. Poi questo è un anno particolare, senza le entrate del pubblico, non è che la società abbia un lavoro semplice da fare. Se ci saranno disponibilità e necessità vedremo di andare sul mercato, ma risottolineo il fatto che abbiamo fuori da 20 giorni il centro titolare"

Quanto ha influito la mancanza del pubblico? "Enormemente, anche per far capire ai ragazzi dove sono venuti a giocare. La vicinanza del nostro popolo è un fattore importante, ci manca qualcosa che fa parte del DNA. Speriamo di poterci riabbracciare già a fine stagione, i ragazzi migliorerebbero e potrebbero apprezzare cose di cui hanno solo sentito parlare"

Gli infortuni potrebbero far crescere i giovani, ma forse solo Sabatini non sta deludendo. "Ci aspettiamo sempre che il domani sia migliore del giorno appena passato. Vista la situazione, visto come ci siano stati minutaggi diversi rispetto al preventivato, ci sta che Palumbo, ad esempio, possa fare fatica in un contesto per lui del tutto nuovo. Ma ci aspettiamo che piano piano cresca"

Martino sta dimostrando a Reggio il suo valore. "Alla fine quest'anno abbiamo fatto partire un nuovo progetto, l'Europa, quindi la società ha pensato di prendere un allenatore più esperto. Abbiamo preso il CT della Nazionale, che aveva già fatto vedere grandi cose in campionato, sono sicuro che anche lui, quando potrà lavorare con la squadra al completo, tirerà fuori altri risultati come sempre fatto"

La situazione del nuovo centro di Via Giacosa? "La struttura diventerà il fulcro di tutta la nostra attività e logistica. E' una struttura enorme, ci vuole del tempo per finirla. E' stata terminata la foresteria, ora stiamo lavorando sui campi, ma ci vuole tempo"

In estate stavate per riprendere Repesa? "Queste sono cose che succedono sul mercato estivo. Per quello che aveva fatto nel passato Fortitudo, con lui c'era un rapporto speciale. Poi alcune situazioni non hanno fatto chiudere la trattativa, come succede spesso. Ma abbiamo comunque preso il CT della Nazionale, e per la società è stata una bella soddisfazione, che lui abbia scelto il nostro progetto"

Ci sono varie voci su cambi di format. Possibile che in agosto non si fosse già pensato a problemi che potevano apparire? "Non so come andrà a finire. L'anno scorso nessuno voleva giocare, ora nessuno vuole fermarsi. E' una situazione molto critica, è difficile iniziare il campionato e poi cambiare le regole in corso d'opera. E' stata sottovalutata la possibilità che il Covid tornasse in modo così violento: ora non è semplice giocare, tante partite non vengono giocate, anche nel nostro mondo il virus circola e ci sono pericoli. Noi cerchiamo di rispettare le regole e i contratti, ma finora non è stato un campionato al 100% regolare, perchè le defezioni compromettono i risultati"

Bloccheresti le retrocessioni? "L'anno scorso lo hanno fatto in un campionato giocato per 20 giornate. Non c'è regolarità nei risultati, ci sono state assenze per Covid e anche le avversarie di chi non poteva giocare è stato costretto a fermarsi. Tutte cose che penalizzano la regolarità del campionato"



FOTO DI VALENTINO ORSINI/ FORTITUDO PALLACANESTRO BOLOGNA

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