Dominio di Totè, regali di una illogica tattica offensiva di Pesaro e Dalmonte che vince all'esordio come aveva fatto 24 anni fa: tutto quello che non si era visto fin qua, in casa Fortitudo, lo si vede in Adriatico, e con solo 70 punti beccati è normale pensare che qualcuno oggi abbia avuto cuore e muscoli un pochino diversi rispetto a Brescia, tanto per dire. Repesa rimane l'ex più amato, quindi, e era Sacchetti definitivamente archiviata. Di certo, se la Effe è questa, e non potendo pensare ad un Dalmonte con la mano magica, ci sarebbe tanto di che pensare. Ma, per una sera, che almeno si festeggi.

Si parte con maggior attenzione un po' ovunque, e con gli appoggi in area per Happ e per Fantinelli - in facile mismatch contro il brevilineo Robinson - che permettono a Bologna un pochettino di vantaggio. Pesaro va spesso al ferro anche perchè i rimbalzi finiscono tutti in mano adriatica, ma tra il tirare e il segnare c'è di mezzo e il, e quindi bastano due cesti di fila, ai Dalmonte's, per andare 21-15 a fine quarto. Beccandone pochi un po' per demerito altrui ma anche, udite udite, per merito proprio.

Con Mancinelli che tripleggia il +9 c'è margine per rifiatare, pure troppo quando Pesaro fa pari a quota 26, ma tenendo la testa sia dal punto di vista mentale che da quello del punteggio: si perde a rimbalzo, ma con la VL che gigioneggia davanti (e non la mette mai) basta solo un po' di attenzione per non collassare. Si difende meglio di quanto non si attacchi, e peccato per la tripla di Filloy che impatta, poco prima della sirena, a quota 34.

C'è maggiore precarietà difensiva dietro al rientro dagli spogliatoi, ma Pesaro non sfrutta le carenze strutturali bolognesi continuando un tiro al piccione per cui la F ringrazia: va sotto di 4 quando Massenat verticalizza, ma si rialza subito con due triple. Si va a sprazzi: Banks cicca il +9, Pesaro si riavvicina, ma pur prendendo troppo a cornate il canestro con attacchi frettolosi se la si sfanga perchè, gli altri, fanno anche peggio. 57-54 al 30'.

Fletcher e Totè (!!) tengono avanti la Effe, con Pesaro che è sfilacciata ma che, tra una gara dell'ex e l'altra, si affida a Delfino. Pesaro attacca e difende in maniera illogica, e per Totè non è nemmeno difficile schiacciare ogni pallone che gli arriva, con tanta lontananza dal primo difensore da chiedersi se non urli a tutti ho il Covid!. Robe da pazzi: la Fortitudo porta ad una infrazione di 14" gli avversari, poi Withers con tripla di qua e stoppata di là punisce definitivamente e ringrazia. I dietrologi avranno tanto di che pensare, ma intanto sono due punti in trasferta che mancavano da tremila anni. Anche i due punti, comunque.
(foto Legabasket)

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92