Carlton Myers, che da tempo si è convertito al cristianesimo evangelico, ieri a Erba ha portato la sua testimonianza davanti a 200 fedeli della locale chiesa evangelica.
Un estratto dell'articolo di Benedetta Magni su La Provincia, che riporta anche alcune parole dell'ex capitano della Fortitudo.
L'ex Nazionale di basket, portabandiera azzurro alle Olimpiadi di Sidney 2000, oggi commentatore sportivo e imprenditore, ha raccontato la sua conversione religiosa e l'incontro con Gesù.
Questi gli argomenti trattati passando per i successi sportivi, la delusione per la separazione dei genitori, il fatto di sentirsi un genitore non sempre adeguato e i momenti di crisi. Carlton Myers ha raccontato di un periodo di difficoltà perché non riusciva più a ottenere i risultati di un tempo. Dopo quattro finali consecutive perse, la delusione lo porta a uno stato di prostrazione. La sensazione di invincibilità e di onnipotenza dovuta ai risultati sportivi, alla ricchezza al benessere non durano sempre, ma hanno il cosiddetto rovescio della medaglia. "A un certo punto, tifosi, compagni, magari gli stessi famigliari non ti guardano più come prima, ma ti voltano le spalle. Ti senti debole, solo, incapace di reagire, la forza non c'è più. Ho invocato l'aiuto di Gesù Mi sono inginocchiato".
L'incontro con Gesù risale al 2000, la conversione avviene solo nel 2003, dopo un lungo percorso. Era la nonna di Carlton, fedele della chiesa evangelica a parlargli sempre di Gesù "Il Signore non ha mancato di rispondere. Il suo tocco meraviglioso mi ha salvato. Credevo di essere invincibile invece ero debole".

VIRTUS - MILANO, PAGELLE E INTERVISTE
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91