Il preparatore atletico della Virtus - Carlo Voltolini - alla quinta stagione in bianconero, è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio. Ecco un estratto delle sue parole.

Come sta la squadra? Mediamente bene. Molti durante le vacanze seguono programmi individuali, noi abbiamo inviato il nostro due settimane prima di cominciare.
Perchè partire per primi? Decisione logistica, una volta decisa la sede. E Sestola è stata un'ottima scelta, bisogna ringraziare la società che ci ha messo nelle condizioni migliori. Sette settimane nelle quali creare abitudini da consolidare durante la stagione. E' qui che si formano quelle certezze a cui aggrapparsi: quando sai di aver lavorato bene superi le difficoltà.
Come si gestisce il doppio impegno? La maggior parte dei nostri giocatori è abituata, sa di cosa può aver bisogno, è un gruppo molto comunicativo. Grazie all'aggiunta di un altro preparatore, Emanuele Tibiletti, riusciamo a fare un lavoro di qualità. Durante la stagione il canonico allenamento doppio potrà essere solo uno a settimana, nei giorni di stacco tra una partita dovremo esser bravi a recuperare alcune cose, senza togliere nulla al basket, che resta parte principale.
L'approccio con coach Sacripanti? Ha grandissima esperienza, ci ha dato tanta disponibilità, nessun limite, è più un punto di riferimento lui per noi che il contrario.
Quanto conta la gestione fisica con il doppio impegno? Più di prima. Servono allenamenti brevi ma intensi. Anche qui la società va ringraziata, ci ha messo a disposizione tecnologie sofisticate come un sistema di telemetria per avere un migliore controllo delle condizioni atletiche dei ragazzi.
Alla fine della preseason bisogna essere subito al top? Ci si arriva sempre per gradi, però è necessario essere pronti immediatamente. Ci sono due competizioni di grande importanza, non si può battezzare nulla.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91