Si ingrossano le fila di coloro che - anche all'interno del mondo politico - ritengono che le attuali limitazioni alle capienze siano troppo penalizzanti, e puntano ad aumentarle. Come spiega la Gazzetta, in Parlamento sono stati presentati tre emendamenti sostanzialmente indentici, da membri di PD, Cinque Stelle e Lega: tutti puntano a ottenere il 75% all'aperto e il 50% al chiuso, sempre in zona bianca.
Da lunedì si aprirà la commissione Affari Sociali, e si inizierà a discuere. I tempi sono stretti, soprattutto per il basket che vorrebbe iniziare il campionato (25 settembre) almeno con il 50%. Ma questi appoggi politici dovrebbero aiutare il sottosegretario Vezzali - che sarà presente anche martedì alla Giunta del CONI - che potrebbe chiedere un aggiornamento del testo convincendo il ministero della Salute e il CTS.

In ogni caso, le modifiche in discussione riguardano solo la zona bianca. Al momento nessuno parla di cambiare le cose per la zona gialla - dove per i palasport il tetto è fissato a 1000 persone, indipendentente dalla capienza, e per le zone arancione e rossa, dove le porte sono totalmente chiuse ed è concesso solo lo sport "di preminente interesse nazionale", cosa che di fatto ha nella scorsa stagione sportiva ha azzerato le attività giovanili di quasi tutti gli sport, tranne quelli che hanno dichiarato "di preminente di interesse nazionale" ogni categoria giovanile, ovvero tennis e nuoto; dalla scorsa primavera si è adeguato anche il basket.
Anche questa è una situazione che andrebbe discussa e "sanata", forse ancora più importante dell'aumento di capienza dal 35% al 50%. Riconoscere che lo sport, tutto, è attività essenziale - anche per mantenersi in buona salute e quindi ridurre la probabilità di ammalarsi - sarebbe un grande passo avanti dopo 18 mesi in cui gli atleti sono stati spesso bollati a torto come "untori" e in sostanza si è impedito ai giovani di praticare sport, con danni a lungo termine difficili da quantificare.

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