Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? E' questa la domanda che viene da porsi al termine di una partita che la Virtus ha sì vinto, ma soffrendo in maniera incredibile contro una Roseto non certo irresistibile, che è in attesa di un paio di nuovi innesti.
Entrambe le fazioni hanno le loro ragioni: gli ottimisti hanno dalla loro la seconda vittoria consecutiva (oggi senza Lang), il passo avanti verso le final8, la buona partita di Drejer e Milic. I pessimisti possono parlare della crisi contro la zona, che ha consentito a Roseto di rientrare dal -16, dal calo di Bluthenthal, e del fatto che alcuni giocatori sono proprio fuori fase. Parliamo di Lacey, che non ha approfittato dell'assenza di Lang, e soprattutto di Nacho Rodilla, che da un po' di tempo a questa parte è un vero e proprio corpo estraneo, tanto da far auspicare un intervento sul mercato.
La verità, come sempre, sta nel mezzo. Nel frattempo bisogna fare i complimenti a Luis Flores, davvero un grande attaccante, e agli altri due giocatori di Roseto che hanno giocato a basket: Capel e Busca. Bravi loro, a riaprire una partita che sembrava sepolta dopo la raffica di Drejer del secondo quarto. Markovski dal canto suo si prende i due punti, e anche molti spunti su cui lavorare in vista delle prossime partite, che sono tutt'altro che facili: domenica trasferta a Varese, poi arriva Napoli, forse la squadra attualmente più in forma.

Cronaca: 7020 presenti, Lang nei dodici solo per onor di firma, l'ex di turno (applauditissimo) è Roberto Casoli, capitano della promozione delle Vu Nere.
Roseto parte bene, e nel primo quarto tiene quasi sempre la testa avanti, grazie soprattutto al gioco sotto canestro. I lunghi bianconeri soffrono parecchio Capel, Phoenix e Casoli: la Caffè Maxim resta comunque a contatto grazie a un buon impatto di Milic (10+13 alla fine). 21 a 20 per Roseto alla prima sirena.
Alla ripresa del gioco Markovski prova il quintetto difensivo, che dà i suoi frutti. Pelussi e Gugliotta girano un paio di chiavi dietro, ma è soprattutto l'impatto di Drejer a cambiare la partita. Il giocatore danese piazza 16 punti in 8', mentre Roseto viene tramortita da un parzialone di 18-4, che coincide con l'ingresso al palaMalaguti dei propri tifosi, giunti in ritardo. 45-32 all'intervallo.
Terzo quarto di rara bruttezza per la Virtus, che dal +16 crolla contro la zona e trova il primo canestro dal campo dopo oltre 5'. Roseto, senza fare nulla di speciale, si attacca a Flores e al carneade Payne e piazza un incredibile parziale di 20-5, che vale il -1 all'ultimo intervallo. La Virtus ha segnato appena 10 punti in questo quarto, di cui solo 5 dal campo (tap-in di Lacey e tripla di English).
Ultimo periodo da cardiopalma: la Virtus prova a scappare con due triple, ma Roseto non molla e torna sotto, sempre con Flores e Capel. A 2'23” dalla fine il punteggio è ancora in parità. E allora ci pensa David Bluthenthal, fin lì abbastanza anonimo. E' sua la tripla del 71-68, quella che spacca la partita. Da lì in poi Flores non trova più il canestro, e Di Bella è abbastanza preciso dalla lunetta. Finisce 75-70, e la Virtus, nonostante non abbia certo brillato, ha 4 punti di vantaggio sul nono posto. Una cosa però è certa: per vincere a Varese o contro Napoli bisognerà giocare molto meglio di così.


<b>CAFFE' MAXIM</b>

<B>DiBella</B> - voto 6 - (11pti, 6/8, 1/2, 1/4) - Nella sinusoide degli esterni V, per essere meglio del Rodilla attuale basta poco. Anche solo svolgere il compitino.
<B>English</B> - voto 5,5 - (9pti, 0/2, 0/4, 3/6) - Bene, quando gioca male la Virtus vince. La prima tripla, poi errori a raffica figli di un voler comunque aspettare un attimo di troppo per il tiro da fuori, e successive penetrazioni a riparare. Più bassi che alti.
<B>Bluthenthal</B> - voto 6,5 - (16pti, 1/2, 3/7, 3/11) - Bisogna comunque andare da lui, in una delle sue prove più stitiche e scalibrate. 8 punti nell'ultimo quarto, a cercare di risolvere l'equazione.
<B>Milic</B> - voto 7 - (10pti, 4/4, 3/3, -) - Condisce con 13 rimbalzi e 29 di valutazione, a prova che ogni quadrifoglio apparso sul parquet alla fine era di suo possesso. Limita anche gli eccessi di confidenza offensivi. Bene.
<B>Lacey</B> - voto 6 - (4pti, -, 2/3, -) - Timidi tentativi di riapparire ad uno standard decente, 2 stoppate e qualche zampata a rimbalzo offensivo. Minimo sindacale.
<B>Rodilla</B> - voto 5 - (3pti, -, 0/3, 1/3) - Non tiene in difesa, e in attacco si spegne dopo il primo cesto. In caduta libera.
<B>Drejer</B> - voto 7 - (22pti, 4/5, 3/9, 4/6) - Spezza il pane del basket e lo diffonde alla platea in un secondo quarto da 16 punti in un fulmine. Poi vive di rendita, facendo un po' troppo da spettatore nel momento del rientro rosetano.
><B>Pelussi</B> - voto 5,5 - (0pti, - 0/2, 0/1) - Dopo un secondo quarto nel quale aveva fatto da muretto difensivo, si eclissa nel finale.
<B>Gugliotta</B> - voto NG


<b>ROSETO</b>

<B>Busca</B> - voto 6,5 - (13pti, -, 2/2, 3/5) - Deve fare da boia e da impiccato, unico approdo di raziocinio in una squadra altrimenti del tutto in balia del genio e sregolatezza di Flores. Gli va fatta bene fino allo sguillo sul parquet che di fatto chiude le cose.
><B>Flores</B> - voto 7 - (28pti, 9/11, 8/14, 1/5) - Classico one man band che pratica one man show, con one man actions e a volte one man boiate. 12 falli subiti, accentra tanto, e non si capisce se gli altri stanno a guardare per forza o per amore.
<B>Capel</B> - voto 6 - (14pti, 8/8, 3/7, 0/3) - Attivo a rimbalzo (ne arrivano 10), meno quando c'è da provarci da solo. Curiosità: se dopo ogni tiro libero a segno si bacia la mano, cosa fa quando sbaglia? Ci sputa?
<B>Casoli</B> - voto 6 - (7pti, -, 2/4, 1/1) - Ex applaudito, parte bene prima di diventare parte del paesaggio senza battute sul copione.
<B>Martinez</B> - voto 5 - (0pti, -, 0/3, -) - Resta nel liquido amniotico, senza mai il coraggio di venire alla luce e di gridare al mondo che esiste anche lui.
<B>Malaventura</B> - voto 5 - (0pti, -, 0/2, 0/1) - Lanternina alla ricerca del tiro ormai smarrito nei meandri di percentuali abbondantemente sotto il 30%.
<B>Payne</B> - voto 6 - (6pti, -, 3/6, -) - Manovale che si fa trovare pronto quando i compagni lo servono sotto canestro.
<B>Phoenix</B> - voto 5,5 - (2pti, -, 1/1, 0/1) - Ma sì, una azione buona la fa. Ma vive di un talento che probabilmente abbonda anche nelle nostre minors, senza bisogno di scandagliare oltre confine.

<br><b>Verba Manent</b>

<b>Markovski</b> - <i>I loro rimbalzi offensivi e il loro adattamento alla nostra difesa del secondo quarto hanno reso la partita più interessante, e noi abbiamo in qualche modo contribuito dopo essere andati molto avanti nella prima parte. La lezione ci deve servire, perchè le partite finiscono solo al 40'. Abbiamo cercato di alzare il ritmo, sapendo che loro erano corti, ma anche noi senza Lang non eravamo poi più lunghi di tanto. Comunque è la nostra decima vittoria, siamo contenti perchè abbiamo riaggiustato la classifica dopo le sconfitte contro Fortitudo e Treviso: a parte Reggio, abbiamo fatto quello sognavamo.</i>

<b>Caja</b> - <i>35 buonissimi minuti, ma un passaggio a vuoto nel secondo quarto che ha permesso loro tiri facili, e che ci è costato molto. Siamo poi rientrati con mentalità e concentrazione, ma qualche errore di attenzione nel finale ha chiuso la partita. Loro sono la Virtus, hanno dimostrato di meritare la posizione che hanno, il nostro campionato è un altro: sono contento per la prova di oggi, ora aspettiamo un play e un lungo.</i>

VIRTUS, LE PAGELLE DELLA STAGIONE - GIORNATA 1
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE