Due giorni dopo la sconfitta di Reggio Emilia, il presidente della Virtus Alberto Bucci ha parlato, e l'ha fatto sulle pagine di Stadio, intervistato da Luca Muleo.
Ecco un estratto delle sue parole.

Nelle prime otto ci siamo arrivati con altre due squadre e restiamo fuori per differenza canestri. Volevamo di più, non lo nascondiamo, però non si butta mai via tutto quando qualcosa non funziona. E' stato comunque un anno importante, la squadra è tornata in serie A, ha giocato buone partite, avuto tanti incidenti e sfortuna. E' vero che non ci si deve lamentare di queste cose, però è stato un record di infortuni che non ci ha dato modo di esprimerci al completo quasi mai.
Che anno è stato? Squadra e società sono cresciute, si è lavorato col massimo impegno, ogni tanto si sbaglia ma l'importante è imparare dagli errori. Li prendi, li analizzi e alla fine devi trovare la maniera per farne venire fuori cose positive.
Ho sentito Zanetti? Sì, era dispiaciuto, però mi ha detto una frase molto bella: 'Alberto, vedrai che faremo molto meglio l'anno prossimo" Ecco, quando uno sponsor e azionista di maggioranza ri tira su, lui a te, prima ancora che io potessi spiegargli la situazione, davvero ti lancia un messaggio straordinario, è qualcosa che ti impegna. Zanetti è un appassionato, non si fa esasperare da ciò che accade. Era dispiaciuto, non contento certo, ma mi ha detto che siamo stati sfortunati e che avremo più fortuna. Un messaggio di vero cuore.
Sul mercato l'arrivo di Wilson è stato tardivo? Il mercato è fatto di tante situazioni. Avevamo cercato Thompson dell'Olympiacos prima. Se Papanicolau, lo dico scherzando naturalmente, si fosse fatto male il giorno dopo, ce l'avrebbero dato.
Cosa succede ora? Pausa di riflessione per analizzare bene le cose, poi dall'insediamento del nuovo amministratore delegato si partirà. Ci sarà una Champions da giocare, si va in Europa senza dimenticare il percorso fatto, dalla promozione, alla vittoria della Coppa in A2, alla partecipazione alla Final Eight quest'anno. E' una Virtus che continua ad avere ambizioni, quelle di uno sponsor e azionista di maggioranza che ci supporta con entusiasmo.
Rimpianti? Due partite, Venezia e Trento. Il debutto, perché appena arrivati abbiamo giocato tre quarti di livello stratosferico. In casa della Reyer invece l'avevamo praticamente vinta. Perderla con quell'ultimo tiro, ho fatto fatica a mandarla giù, avrebbe cambiato tante cose. Daye ha tirato coi piedi nella direzione opposta al canestro.
A Reggio cosa è successo? Mi aspettavo una partita diversa, l'impatto ci ha condizionato. Mi sembrava di sognare. Loro ci tenevano per mille motivi, eppure io che non scommetto avrei scommesso su di noi.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91