Davide Bruttini, reduce da tre promozioni consecutive (Brescia, Torino e Virtus) e ora a Treviso, è stato intervistato da Enrico Schiavina sul Corriere di Bologna.
Ecco un estratto delle sue parole.

Come si vince questo campionato? Non si può farcela senza una squadra molto lunga, una chiara divisione dei ruoli e un gruppo compattissimo. È vitale restare uniti nelle difficoltà, che non mancano mai. Poi le mie sono state tre promozioni con tre squadre molto diverse tra loro, non esiste una ricetta sicura. Con la Virtus l'anno scorso? Sconfitte in casa nelle prime due serie, con Casale e Roseto: momenti duri anche lì. Decisiva la forza mentale del gruppo, trainato dagli italiani più esperti: Rosselli, Ndoja, Stefano Gentile.
Treviso da dopo Natale, ne ha 14 vinte su 16. L'inizio di stagione è stato difficile ma l'importante è essere pronti adesso. È chiaro che con Swann e Lombardi siamo molto più profondi, però c'è anche dell'altro: la fiducia che prima non c'era. Ce la giochiamo, non ci manca nulla.
Fortitudo e Trieste si giocano il primo posto. Per noi inutile pensarci, tanto sono forti tutte due e forse dovremo incontrarle entrambe. Credo che nessuno voglia arrivare secondo per andare nell'altra metà del tabellone ed evitare noi: chi fa questo tipo di speculazioni poi viene quasi sempre punito.
Il fattore campo è sempre determinante? Con Torino eravamo arrivati terzi, con Brescia e Virtus secondi, ma i playoff sono sempre imprevedibili, non ci sono piani, strategie che tengano, bisogna solo andare in campo e pensare di vincere. È il momento più esaltante della stagione, e non è retorica: certe emozioni spesso ripagano anni di sacrifici.
Bruttini è un ex di entrambe le bolognesi. Alla Fortitudo ero solo un ragazzino, di passaggio in un contesto di grandi giocatori. Alla Virtus ho dato una mano per farla tornare in alto, dove deve stare. Un orgoglio che mi rimane dentro.
La Effe di Pozzecco? Sono stato suo compagno di squadra a Capo d'Orlando. Non ha solo una passione smisurata, è anche uno che il basket lo capisce davvero. Sono sicuro che farà bene, ma quest'anno spero non benissimo, per ovvie ragioni...

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91