Roberto Brunamonti è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

Ho parlato dieci minuti con il gm dei San Antonio Spurs (RC Buford, ndr). Non lo vedevo da un pò! Ai tempi veniva in città per osservare Ginobili. Una delle prime cose che mi ha detto è stata di essere molto contento, perché "adesso posso tornare a Bologna, un punto di riferimento per il basket europeo e mondiale". Ecco cosa significa.

La Virtus vista dal vivo a Milano. Solida, ha messo in seria difficoltà Milano. E' stata una partita molto incerta, ha fatto un'ottima figura. Nel finale ha pesato la difesa dell'Olimpia, e le energie spese pertenere a così basso punteggio, in casa sua, una squadra con quel roster, per qualità e quantità quella con più armi.
Cosa è mancato? Nulla. Questa è stata una sconfitta diversa rispetto a quella di Trento o con Venezia. E' una squadra con diversi giocatori nuovi, più giocheranno più troveranno la quadratura. Probabilmente la gestione di certi vantaggi va migliorata, l'esperienza di queste situazioni aiuterà. La Virtus deve solo continuare a credere in quello che sta facendo, perché lo sta facendo bene.
Gruppo e società stanno prendendo coscienza di poter sicuramente giocarsela per i playoff, e anche qualcosa di più. Sembra un controsenso dopo le sconfitte, però si vede il lavoro fatto, non solo per tornare in A2, ma anche per allestire una squadra subito competitiva a un altro livello.


Su Gentile prima punta. Lo vedo bene e mi fa enormemente piacere. Mi sembra motivatissimo, ben inserito, nel posto giusto per riprendersi la posizione degli anni precedenti.
E' un punto di riferimento per i compagni, sta recuperando il suo status passo dopo passo. Si sta riprendendo la sua sicurezza dopo un anno non felice, vederlo già determinante è qualcosa di molto importante. Poi è chiaro, se perdi si sottolineano errori che se vinci di un punto nemmeno vedi.


Mi piace la solidità della squadra, ha già una fisionomia e siamo solo all'inizio. In questo Slaughter è un simbolo. Giocano e difendono insieme, quando gente di talento si mette così a disposizione, si creano alchimie importanti e se vengono in difesa poi verranno anche in attacco.

Su patron Zanetti. E' una garanzia. Sono estremamente felice che ci sia una persona così, che si stia appassionando. Non solo per la Virtus, ma per la pallacanestro italiana.
In Virtus c'è spazio per gli italiani. Ed è chiaro come loro siano due punti fermi del nostro basket A Bologna ci sono anche Stefano Gentile, i giovani come Pajola e gli altri andati in A2. L'Italia ha bisogno di giocatori nuovi che abbiano responsabilità. E' un bel vedere anche Brescia, in testa con tanti nostri ragazzi.


Sul ritorno al PalaDozza per Virtus-Brescia. Ancora non lo so. Il Pa-ladozza pieno è qualcosa che senti, per me è casa, ci ho perso un po' di capelli là dentro. In questo momento storico è il posto giusto. È bello viverlo da avversario, figuriamoci da padrone di casa. Poi mi auguro che un domani diventi piccolo, significherebbe essere arrivati molto in alto.
Prima o poi farò ritorno a casa? A Bologna lavorano persone che stanno facendo benissimo, proprietà, staff, Alberto Bucci, che è stato un presidente fondamentale, e non dimenticherei nemmeno chi prima non ha mollato. Ciò che conta è che ci sia sempre la Virtus.


(foto Pierfrancesco Accardo)

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