Le parole di Matteo Boniciolli alla vigilia della gara casalinga con Trieste (domani ore 18).

Nikolic potrebbe essere tesserato tra due settimane, intanto Roberts? “Va a referto. Le difficoltà con Roberts non possono essere criticate pensando che era un giocatore conosciuto, o accusandomi di essere volubile. Il mio è un mestiere nel quale il primo problema, che precede di molto tutto il resto, è far rispettare a tutti i componenti della squadra delle regole. E’ la base per costituire un gruppo solido. Chris è una brava persona e un buon giocatore di basket, non posso e non voglio parlarne male. Io ho un caro amico, che dopo essere stato a lungo fidanzato con una ragazza, si è sposato e poi dopo un mese si è separato. C’erano state anche prove ‘bibliche’, ma poi è finita. Ad esempio, Daniel: per nove mesi è stato una guardia svizzera, poi prima della gara più importante dell’anno aveva come principale problema portare in ritiro la fidanzata, e lo ha manifestato più e più volte. Chiaro che l’allenatore, al di là del suo rendimento e della sua simpatia, si deve porre un problema: se consentiamo alla fidanzata di Daniel di venire in ritiro lo dobbiamo consentire a tutte, rendendo la Fortitudo un villaggio vacanze. Io ai miei giocatori lo chiedo, ‘ti faresti operare da uno come te, che affronta il mestiere con la tua stessa disattenzione?’, e loro rispondono no. Io sono pagato per fare rispettare le regole, a tutti. Quando c’erano soldi c’erano giocatori con l’autista, altri che andavano in vacanza con il presidente, e i risultati sono poi stati inferiori agli investimenti. Che qui ci fossero problemi ne avevamo parlato fin da subito, le difficoltà nello stare in gruppo si sono palesati già dopo la firma, tanto che il suo agente, ignaro che avesse già firmato, voleva subito trasferirlo. Poi la presenza di una manifestazione ufficiale ad una settimana dall’inizio del campionato ci ha portato a dover decidere, e volendo provare a vincerla gli abbiamo dato tempo. Il secondo problema è che quando ieri ho dovuto spiegare a mio figlio di 15 anni le questioni del visto: chi ha respinto la possibilità di far trovare a Roberts un altro lavoro ha pensato che quelle gare di Supercoppa fossero ufficiali (lo abbiamo dovuto tesserare) ma non abbastanza. Quindi, su sei partite giocate ne abbiamo vinte quattro, e al completo ne abbiamo fatta solo una. A Chieti abbiamo vinto in sette, e gli opening game della NBA dimostrano che non è così semplice. Poi abbiamo vinto in casa, limitati, contro chi poi ha preso a schiaffi la Virtus. E perso a Treviso con Ruzzier all’esordio e Roberts che dopo due allenamenti si sentiva le gambe dure. Quindi il bilancio sul campo è molto positivo, anche se magari qualcuno pensava che le avremmo vinte tutte di 30 facendo la ola.
Detto questo, domani arriva una squadra affamata, con principi simili ai nostri, recuperando Pecile mentre noi ne perdiamo uno, che l’anno scorso ci ha battuto due volte, che fin qui ne ha perse tre ma sempre negli ultimi 2’ dopo aver combattuto molto bene. Vanno rispettati, abbiamo fatto una settimana di allenamenti molto proficua, tutti insieme: la nostra condizione atletica attuale ci ha costretti a non seguire gli stessi protocolli di quando stiamo bene, perché non ce la facciamo. Speriamo di farcela in un mese, e speriamo di mettere la concentrazione laddove non possiamo mettere la fisicità. Posso accettare errori per limiti fisici, ma non errori su rotazioni o altre cose rimediabili. Dobbiamo alzare il nostro rendimento mentale, sapendo che nulla è scontato. Tenendo conto che, dovendo scegliere su quando arrivare in condizione, abbiamo pensato a varie cose: Verona aveva fatto 26 su 30 e 2 su 2 in Coppa Italia, due anni fa. Le stagioni trionfali non esistono, preferisco avere difficoltà all’inizio ed essere pronto dopo: chi pensa di vincerle sempre vive in un mondo iperuranico”


Ruzzier? “Prima di Treviso zoppicava, ora mi sembra sia al 50%, e potrà darci alternative in regia migliori di quanto non abbia fatto all’esordio. L’obiettivo è portarlo al meglio in una quindicina di giorni. Qui non ci si inventa nulla, anche Flowers al rientro l’anno scorso ci ha messo del tempo. Tutto è frutto di lavoro, programmazione e fortuna. E noi di fortuna non ne abbiamo avuta molta, spero di recuperare.”

Quindi Nikolic tra due settimane? “Se dovesse succedere che Chris possa avere una opportunità dall’estero, la necessità delle cinque partite verrebbe meno e Nikolic sarebbe già pronto per Mantova. Ma viste le nostre sfortune presumo che capiteranno altre cose per cui lui sarà utilizzabile dopo Natale”

UMEH: OBIETTIVO PROMOZIONE? CERTO, ALTRIMENTI COSA SONO VENUTO A FARE?
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE