Matteo Boniciolli è stato sentito da Damiano Montanari di Stadio. Un estratto dell’intervista.

“Candi, Campogrande e Ruzzier tutti in serie A? Se non ci fosse stato il presidente Pavani ed una società come la Fortitudo a dare fiducia a me e al mio staff tecnico, non avrei potuto fare niente. I tre giocatori hanno avuto una crescita differente. Mi sembra che quella di Candi abbia subito un rallentamento a Reggio Emilia, dove fa il cambio della guardia. Premettendo che la sua cessione fu un vantaggio per tutti, forse chi si occupò di amministrare il futuro di Leo, Vittorio Gallinari, anticipò un po' i tempi. Campogrande, che sta facendo molto bene a Brindisi, era ed è quello con più margini di miglioramento. Può diventare una stella della pallacanestro italiana. Gli offrimmo un triennale con la possibilità di andare a giocare a Trapani ma lui e la sua agenzia rifiutarono. E' un mio grande rimpianto. Con Luca mi sento ancora con grande frequenza, ci scambiamo opinioni, qualche consiglio. Dei tre, Ruzzier è stato quello che ha reso meno, un po' perché arrivava da un anno di sostanziale inattività a Venezia, un po' perché fu condizionato anche dagli infortuni. E' reduce da una stagione importantissima a Cremona dove ha vinto una Coppa Italia con un eccellente coach come Sacchetti, bravo a far crescere Michele accanto a un grandissimo come Diener. Coach Djordjevic sta facendo lo stesso alla Virtus con Tedosic e Pajola.
Virtus da scudetto? Non voglio tirarla, ma in Italia da anni c'è un'unica candidata per lo scudetto: Milano. Ettore Messina ha dimostrato di essere ancora il migliore di tutti.
La Fortitudo? Credo che una prima valutazione si potrà fare attorno alla decima o undicesima giornata. Non dico che la Fortitudo abbia avuto un calendario facile, ma sicuramente non difficilissimo”


(Foto Pozzati)

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