L'ex coach di Virtus e Fortitudo Matteo Boniciolli è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Aveva creduto a Teodosic alla Virtus? Sì. Era palese dall'ingresso di Zanetti in Virtus che le prospettive non sarebbero più state quelle di disputare un buon campionato, ma di puntare al massimo. Condivido quanto ha detto Baraldi: ora CHe è arrivato Teodosic, è necessario affiancargli giocatori di altissimo livello per non rischiare di rendere improduttivo l'investimento. Sono molto amico di Pino Sacripanti e stimo molto il lavoro che ha fatto nella scorsa stagion, ma nell'ottica del business è chiaro che l'arrivo di Djordjevic, protagonista di primissimo livello mondiale, abbia alzato le aspettative.

La Fortitudo che sta nascendo le piace? Coach Martino sta riproponendo grande equilibrio e grande attenzione nel firmare i giocatori. Come la scorsa estate, sta andando sull' "usato sicuro", giocatori che garantiscono un certo rendimento come Cinciarini, Stipcevic, Leunen, Mancinelli e Fantinelli. Considerando uno staff tecnico in cui solo l'assistente Stefano Comuzzo ha alle spalle una certa esperienza in A, condivido la scelta.

Fantinelli sarà un esordiente in A. Per me Matteo è da tempo un giocatore di A. Ha una "taglia" da Eurolega e competenze tecniche importanti. Lo cercai quando ero alla Effe nell'estate dopo aver perso la finale playoff di A2 con Brescia. Per qualche giorno sembrò potessimo essere ripescati in A poi l'ipotesi cadde. Qualora fosse andata in porto, avremmo avuto un accordo con l'agente di Fantinelli per portarlo in biancoblu. Oggi la Nazionale si affida in regia ad Hackett, a Luca Vitali e ad Andrea Cindarini. Se lavora sul tiro, a fine stagione Fantinelli potrà insidiare il posto di un veterano come Cincia.

(Foto di Fabio Pozzati)

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