Continua a tenere banco la questione blocco delle retrocessioni, che in serie A è caldeggiata soprattutto da Varese, per ovvi motivi di classifica e di difficoltà dovute a una ripresa non facile dopo il Covid.
La società varesina ha incassato un assist inaspettato, quello di Stefano Sardara. Il patron di Sassari ha infatti cambiato idea, e ora è favorevole al fatto che non ci siano retrocessioni.
Queste le sue parole a La Prealpina.
Sono convinto che vada portato avanti in tempi brevi, parallelamente ad un principio rigoroso di mantenimento dei roster attuali per non assistere a pagliacciate mandando in campo i ragazzini. Mettere in sicurezza il nostro sistema, garantendo un principio solidale all'interno della Lega Basket, sarebbe un punto di partenza molto importante per il nostro futuro.
Stiamo portando avanti un sistema di licenze per far sì che chi arriva in serie A abbia strutture organizzative ed economiche adeguate al professionismo. Non basta aver azzeccato la stagione sportiva per poter salire in A. E non è un problema se nella prossima annata saremo in 15, 16 o 17. La disparità del campionato dispiace a tutti ma per un motivo o per l'altro siamo dispari da due stagioni.


Ovviamente la proposta non piace in A2, soprattutto alle squadre che a oggi stanno lottando per la promozione in serie A. Queste le parole del presidente della Gevi Napoli Federico Grassi, in un comunicato stampa.
“Il movimento della pallacanestro italiana, soprattutto in un momento davvero complesso come quello che ormai da quasi un anno stiamo vivendo, ha grande necessità di regole certe e quelle attualmente in vigore prevedono uno sportivo ed agonistico interscambio tra la Serie A e il nostro campionato di Serie A2.
Conseguentemente ritengo che la paventata, ma nel contempo illegittima, ipotesi del blocco delle retrocessioni di cui ho sentito parlare, sia assolutamente priva di alcun fondamento non essendo supportata da alcun fatto concreto.
Ritengo, inoltre, che un blocco delle retrocessioni in serie A non apporti non solo alcun beneficio al movimento della pallacanestro in generale, ma nello specifico sia un notevole danno per tutte le società che nonostante l’emergenza Covid, l’assenza del pubblico nei Palasport e la profonda crisi economica, abbiano comunque fatto investimenti importanti per disputare una stagione agonisticamente valida.
Un’assurda eventuale decisione in tal senso sarebbe un vero e proprio schiaffo non solo nei confronti degli imprenditori, che hanno voluto credere nel progetto sportivo, ma allontanerebbe definitivamente anche tutti gli sponsor che nonostante le oggettive condizioni di difficoltà hanno voluto affiancare le società di serie A2 in questa anomala stagione sportiva.
Le regole in corsa non si cambiano e non possono essere cambiate. Pur comprendendo le reali difficoltà che possono aver incontrato alcune società di serie A, che hanno condizionato il regolare svolgimento della stagione, sono certo che il Consiglio Federale della FIP possa trovare a tal riguardo le opportune soluzioni in merito salvaguardando gli investimenti, gli sforzi economici e sportivi sostenuti fino ad ora dalle società di serie A2. In subordine l’unica strada percorribile, nella denegata ipotesi venga preso in considerazione l’eventuale blocco delle retrocessioni in seria A1, sarebbe a quel punto auspicabile un aumento delle promozioni dalla serie A2.”

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