Finisce 98-82 per la Bignami Castelmaggiore e, a questo punto, la salvezza e' veramente vicina. Era una partita da non perdere, contro la diretta avversaria numero uno; ora sono 6 i punti di vantaggio sulla Premiata Montegranaro, e lo scontro diretto e' favorevole. A 7 giornate dalla fine del campionato, non e' il caso di suonare le campane, ma il passo in avanti fatto oggi avvicina molto alle corde.
Senza Causin i sutorini, con il rientrante Fultz in panchina per la Bignami, entrano in campo dieci giocatori di colore per una partita che si chiama "Castelmaggiore contro Montegranaro", a infinita prova di come sia cambiato lo sport italico. Ma prima di questa stagione, i vari Ayuso e Cross sapevano dell'esistenza di questi due paesi di provincia? Ai posteri l'ardua sentenza, mentre in campo ci sono solo attacchi, e dopo 2 minuti e mezzo si e' gia' sul 10-8 esterno. E' un inizio di primo quarto tutto marchigiano, con il solo Robinson a far da spettatore agli altri quattro compagni che spanierano "in ogni dove", come direbbe il finto Cannavo'. Il Progresso non ha idee in attacco, si limita a tirare da 3, e in difesa subisce sia il contropiede che il maggior centimetraggio dei lunghi. 10-18, Riley stavolta non scappa dal campo come nella precedente prova a Bologna, Dia batte uno Smith piu' basso, tremori nella voce del presidente speaker. Le cose cambiano quando Ticchi comincia a chiamare il suo reticolato di zone adeguate, che rompono il ritmo e permettono la rimonta sulle ali del 2/2 dall'arco di Pittman. 26-26 a fine quarto.
Il secondo quarto e' una sinfonia biancorossoblu: Abram sigla il sorpasso, altra bomba di Pittman, mentre Montegranaro non ha niente da un troppo individualista Ayuso e dalla regia di Rich e Rossi. Il tentativo di zona di coach Ranuzzi viene sbranato da un'altra bomba di Smith, 41-30. E' un roseggiare di canestri, si va al riposo sul 53-36 con l'anoressia a rimbalzo che viene interrotta, e un impressionante 40-3 di valutazione nel secondo quarto. Dove, curiosita', la casella dei falli commessi dalla squadra di casa indica zero.
Il terzo quarto comincia con il pubblico ancora all'assalto del rinfresco organizzato dalla societa'. Tutte cose molto leggere (mozzarelle in carrozza, panzerotti, crescentine), e forse qualche giocatore di casa si deve essere furtivamente avvicinato ai banchetti apparecchiati, perche' il ritorno in campo non e' precisamente reattivo. Robinson si libera dalla difesa di Pittman, Dia continua a sfruttare il suo maggior ergersi verso il cielo, e la partita si riapre in pochi minuti. 61-56, e Tudini spera che i suoi digeriscano in fretta. Il metabolismo fortunatamente funziona, e una doppia tripla firmata Smith-Abran riporta il vantaggio interno in doppia cifra. 73-59 a fine quarto.
Ultimo quarto con altro grappolo di bombe, si arriva sul +19, e per i poco convinti e convincenti colorati della Premiata Montegranaro c'e' poco da fare. Blando riavvicinamento che porta al -13, ma non ce n'e'. 98-82 finale, 15/31 da tre punti, la caravella non vede la terra ma comincia a notare dei rami in mare.
Resta forse l'amaro in bocca di una citta' innamorata del basket come Montegranaro obbligata ad affidare le proprie speranze a 5 giocatori stranieri, che non sono sembrati particolarmente attaccati alla maglia o consci della quasi ultima spiaggia su cui oggi non sono riusciti ad approdare. Ma questo, purtroppo, e' il basket di oggi. Abram e Smith non saranno giocatori di squadra, ma sembrano avere piu' cuore. E, almeno oggi, questo e' bastato.

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BIGNAMI - PREMIATA MONTEGRANARO: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE