Finisce 93-91 per la Bignami Castelmaggiore una delle piu' fregoliane partite mai viste negli ultimi tempi al Paladozza. Se la Fortitudo ultimamente offre due partite in una, il Progresso si supera e riesce a portare a casa la vittoria dopo tanta altalena da far venire il mal di mare.
Si comincia con Capo D'Orlando, ancora senza Fantozzi e Orsini, mentre nella Bignami fuori Ghiacci e in borghese Bona. La prima azione e' sintomatica di quello che sta per capitare. Palla a Rush, che si fa stoppare due volte di fila da tal Samake, giocatore africano tanto lungo che la testa sembra toccare la retina. Una specie di muretto che manda in tilt gli attacchi casalinghi: la palla sotto non la si puo' dare, mentre c'e' poca circolazione per permettere tiri facili da fuori. In attacco, poi, l'Upea sembra impazzita. Canestri da tutte le parti, contropiedi, e Spangaro che ne mette 11 di fila. Il primo quarto si chiude 22-31, e l'Upea chiude con un 11/11 da due punti, e l'88% al tiro totale.
Nel secondo quarto non servono Sottana e Soloperto: l'Orlandina continua a fare canestro, e nemmeno i tentativi di zona riescono a risollevare una situazione desolante, che vede una Bignami rassegnata e molle sulle gambe. Non si tiene una penetrazione, e il vantaggio esterno arriva a +17, sul 49-32. Leggero rilassamento degli ospiti, e primo tempo che si chiude sul 40-49.
Non si sa cosa abbia minacciato il presidente Tudini negli spogliatoi, ma la squadra che torna in campo nel terzo quarto e' "leggermente" piu' virile. Viene provata una inedita formula con Cattabiani 4 e Smith 5, e in generale le difese cominciano a prendere il sopravvento. In cinque minuti il parziale e' di 4-4, dopo di che la Bignami riesce a trovare qualche canestro di fila per arrivare addirittura al sorpasso con Abram, 59-58. Carter spara pero' la bomba che chiude il terzo quarto sul 59-61.
Ma l'inerzia sembra girata, e nonostante i tiri liberi sbagliati sono i canestri di Cross e le bombe di Smith prima e del neoentrato Fultz poi a far veleggiare il Progresso fino al 73-65. Finita qui? No. L'attacco si confonde, la perticona Samake mette 5 tiri liberi, Mescheriakov trova tap-in, Carter la pareggia. 75-75. Palla sorpasso sprecata dagli ospiti, un libero di Smith e un canetro di Cross per il +3 a 21". Ma il gioco dei falli sistematici premia l'Upea, che la pareggia. Cross sbaglia il tiro finale, 79-79.
Il supplementare parte male: 83-80, con un evidente crollo a rimbalzo che permette all'Upea di avere anche quattro tiri nella stessa azione. Ma Smith trova 6 punti di fila e risorpassa. Quando poi Abram sul +2 ruba la boccia e subisce antisportivo, tutti la pensano finita. Si arriva sul +5 a 32", finita? Noooo... bomba Caprari, Abram si porta la palla fuori, Carter altro 2/2 dalla lunetta. Ultima azione, Abram si fa perdonare: manda il suo avversario da un lato, passo dall'altro e ciuf dai sei metri. 93-91, festa grande.

Restano ancora tanti dubbi: la difesa indecente dei primi 15 minuti, l'impalpabilita' di Rush e la chiara mancanza di un numero 4 di ruolo. Ma questi due punti serviranno, eccome...

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI-UPEA, PAGELLE E STATISTICHE