Finsce 82-73 per la Bignami, che ottiene cosi' un altro passettino verso il Mare della Tranquillita'. Davanti ad un discreto pubblico allettato dall'ingresso gratis per abbonati F (e che non andrebbe fatto uscire dal Paladozza con la labirintite a causa dell'assordante muro di suono delle solite trombette) il Progresso vince utilizzando il marchio di fabbrica delle ultime prove interne: sprint iniziale, e poi lenta gestione del vantaggio. La Carife del neoallenatore Perazzetti e' una coperta corta dove prima gli italiani fanno e i colorati disfano; poi almeno Michael Williams si sveglia, ma attorno a lui gli altri diventano pallidi e inutili comprimari, Grappasonni a parte, forse.

Come detto, inizio positivo per i rossoblu. Rush stoppa e schiaccia, Levin infilza 4 volte con entrate in sottomano, e l'attacco gira che e' una meraviglia. Nessuno forza, nessuno sbaglia: dopo 5 minuti tutto il quintetto ha gia' fatto varcare l'anello dei sogni alla palla, mentre di la' solo Grappasonni e Calbini. WilliamsM trova il suo primo tiro (ferro) dopo 6 minuti; per il resto e' costretto ad assaggiare solo il sudore di un Pilutti che non lo lascia mai. 20-11, prima che l'ingresso di Abram e Masieri faccia perdere un po' di lucidita' all'attacco. 20-16, poi assist proprio tra i due neoentrati e jolly di Ghiacci. Che forse fa passi, forse doppio palleggio, forse tira dopo la sirena: fatto sta che la mette da 3 da meta' campo, e gli arbitri dicono yes. 27-18.

La fischiata dubbia lascia gli uomini in grigio con qualche tarlo, e nel secondo quarto decidono di compensare. 15-6 i falli contro la Bignami a fine tempo (dato ovviamente equilibrato, sotto il segno della piu' classica della par condicio, nel secondo tempo). Ticchi prova un quintetto un po' troppo anarchico, e la polvere entra nel marchingegno. Abram-Masieri-WilliamsD puntano al canestro con troppa foga, e le percentuali calano. Per cui il 30-18 viene subito rintuzzato da una Carife che erge Ruini a proprio paladino: due triple contro la no defense di Gerrod, poi Foiera forza la bomba del possibile -2. Altra scempiaggine difensiva di Abram, Ruini mette 3 liberi. A togliere la rabbia dagli occhi di Ticchi ci pensano Ghiacci e Williams. Al riposo sul 45-39.

Terzo quarto con il quintetto base, con Ferrara che in pochi minuti commette lo stesso numero di falli dei primi 20'. WilliamsM comincia a scaldarsi, ma Pilutti e' furbo a far fruttare il mismatch contro Ruini. 8 punti di fila, vantaggio sempre attorno ai 10 punti. Il quarto fallo di Faggiano fa rientrare Abram, che prima mette il 61-49, poi vede il ferro sputare il possibile +15. Scampato pericolo per Perazzetti, che mette in difficolta' il Bignami con una zona 2-3 e accorcia allo scadere grazie ad un gancio da 6 metri di Ruini. 63-57.

Quando la zona chiama Masieri risponde. Due triple dopo il -4 ferrarese, vantaggio di nuovo in doppia cifra e ritorno alla difesa individuale per Ferrara. Questa rischia di essere la mossa vincente per gli estensi, dato che il Progresso non la mette piu'. Per fortuna i progressi difensivi della Carife non sono seguiti da punti in continuita'. WilliamsM apre il suo show personale, ma da solo non puo' vincerla. Rientra Levin ed e' subito assist per Rush dopo 4 minuti di digiuno: 71-65. Di nuovo zona, c'e' un batti e ribatti tra i due omonimi da 3, ma all'ennesima tripla di WilliamsM (22 punti nel secondo tempo) risponde Faggiano con 4 di fila e WilliamsD che sul 78-73 ruba la palla decisiva e subisce dall'omonimo fallo antisportivo. Tutto il resto e' gloria.

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LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI