Il presidente di Legabasket Egidio Bianchi è stato ospite di Backdoor Podcast, condotto da Simone Mazzola.

Tra i vari argomenti Bianchi ha parlato anche dello sviluppo del movimento basket in Italia.
Ecco le sue parole in merito.

Iniziare ad appassionare altri soggetti che in questo ambito sono una risorsa su cui vi è da investire: penso ad esempio a tutti gli appassionati di Esports, uno degli obiettivi che presto metteremo in campo per cercare di fare un progetto che abbracci questo ambito in assoluta crescita, per cui vogliamo essere precursori come fatto su altri tipi di ambiti.
Come Lega ci siamo posti anche altri ed altrettanto importanti obiettivi di crescita per questo movimento. Abbiamo bisogno di regole certe armonizzate con quelle federali per far si che ci sia sempre la possibilità da un lato di sanzionare i cattivi comportamenti e dall’altro premiare le situazioni virtuose. Su questo stiamo lavorando per un progetto su cui stiamo lavorando e che vedrà la luce nelle prossime settimane.
Un ulteriore passo determinante per la crescita del movimento è costituito dalle infrastrutture. È evidente che in molti paesi europei si è cresciuti quando si sono sviluppate gli impianti Abbiamo avuto un bellissimo confronto con L’Istituto per il Credito sportivo con cui far nascere un progetto. Andrea Abodi, il presidente dell’Istituto del Credito Sportivo, ci ha indicato come la prima Lega, a parte la Serie B di calcio da lui preseduta fino ad un anno fa, che si sta muovendo in questa direzione con obiettivi chiari e che porteranno in tempi medio lunghi a mettere a disposizione ai club di serie A un modello a cui tutti gli impianti si dovranno adeguare, partendo dal fatto che dovranno vivere 365 giorni all’anno e quindi essere polifunzionali. Sarà un passaggio epocale e non semplice: ci muoveremo con una logica di metodo che probabilmente potrebbe essere il vanto di questa Lega e di quello che potrà creare a livello di condizioni di crescita degli impianti. Mi piacerebbe che tra un anno tutte le amministrazioni locali abbiano percepito le potenzialità di questo progetto, che presto avendolo varato spiegherò più nel dettaglio così da far percepire qual è l’obiettivo da raggiungere. I 3 ambiti – sostenibilità del movimento, infrastrutture e crescita dei giovani – sono i 3 pilastri del progetto di Lega. È giunto il momento per non avere nessun tentennamento che ci possa in alcun modo bloccare.


Una Lega privata non è al momento all’ordine del giorno e forse non si tratta nemmeno di un progetto che potrebbe avere un seguito da parte degli appassionati che vedono il sistema promozioni retrocessioni come un elemento di pathos. Ci sono però i presupposti di crescita ulteriormente nella misura in cui, a fronte della delega che la Fip concede alla Lega, noi possiamo introdurre ulteriori possibilità di crescita del prodotto, ed è il primo obiettivo, facendo passi determinanti negli ambiti di cui parlavo prima.

L’allargamento a 18 squadre della LBA e dell’EuroLeague complica moltissimo la composizione dei calendari, a ciò aggiungo che l’anno prossimo al termine del campionato ci sarà anche una particolare finestra delle nazionali che sarà il preolimpico. Dovremo fare di necessità virtù e capire come meglio sistemare il calendario per non creare problemi alle società. Non solo Milano, ma anche le altre squadre impegnate in Europa non avranno tempi morti durante la regular season. È un passaggio importante di crescita, le competizioni europee danno la voglia di investire e con essa la possibilità di accogliere nuovi sponsor, come ha fatto Brescia quest’anno. Io credo che tutto questo sia un elemento di crescita del prodotto Basket.

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