Jordi Bertomeu, presidente dell'Eurolega, è stato intervistato da Mirco Melloni su La Stampa.
Ecco un estratto delle sue parole.

Sull'eventuale sbarco della Juventus nel basket? Ci piacerebbe, ma non tutti i desideri sono realizzabili. Per ora si tratta soltanto di speculazioni: la maglia da basket è stata un'azzeccata idea di marketing della Juve che non riguarda l'Auxilium.
La relazione tra Eurolega e calcio? Abbiamo polisportive vere e proprie, come Barca, Real, Fenerbahce, e club in cui calcio e basket condividono soltanto il logo, come Olympiacos e Panathinaikos. E c'è uno scambio di idee tra questi mondi: ogni sei mesi ci incontriamo in un gruppo di lavoro che comprende l'Eca presieduta da Agnelli, i club della pallamano e dell'hockey su ghiaccio. Come Eurolega studiamo un fair play finanziario in stile Uefa e siamo stati i primi in Europa con il programma "Bocs", con cui assistiamo i nostri associati per marketing, biglietti e tanti altri aspetti.
Il problema delle "finestre" nazionali di novembre e febbraio, senza giocatori Eurolega. Il problema è nelle intenzioni: la Fiba sostiene che l'Eurolega deve essere Fiba e che fuori dalla Nba non esiste nulla che non sia sotto l'egida Fiba. Invece esiste e si chiama Eurolega.
Quanto pesa l'Italia? È fondamentale, anche se il campionato non è più come ad inizio anni Duemila. Abbiamo Milano, che significa Armani e una grande città. Guardiamo con interesse a Torino, a cui da due anni concediamo la wild card dell'Eurocup: ci sono lo sponsor Fiat e tanti elementi che, combinati bene, potrebbero renderla una realtà di un certo tipo. Siamo contenti che la Virtus Bologna sia uscita dalla crisi, aspettiamo Roma.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91