Marco Belinelli, che a breve inizierà il training camp con i San Antonio Spurs, ha parlato con Davide Chinellato sulla Gazzetta dello Sport.
Un estratto delle sue parole:

Sarà diverso, sarà stranissimo entrare in quello spogliatoio e non essere seduto tra Duncan e Ginobili. Ma anche io sono diverso rispetto al 2014: sono più maturo, più consapevole di quello che dovrò fare in campo. La cosa che mi ha convinto a dire sì, oltre ovviamente al contratto importante per un 32enne come me (biennale da 12 milioni, ndr), è che San Antonio resta una squadra che pensa al titolo. Normale si parli poco di noi dopo tutto quello che è successo, e ho visto addirittura che ci danno fuori dai playoff. Ma gli Spurs sono sempre così: nessuno se li fila e poi fanno un’ottima stagione. Spero che le cose possano andare molto bene anche quest’anno.
Mi piacerebbe essere il nuovo Ginobili. Però Manu è Manu, quindi mi basterebbe anche solo avvicinarmi a quello che ha fatto lui a San Antonio: cercherò di fare il massimo per vincere. Mi farò aiutare da Manu stesso per capire come si fa. Popovich mi ha detto subito che era contento che uno come me tornasse agli Spurs, e questo mi ha reso veramente orgoglioso. Per come lo conosco, senza più Duncan, Parker e Ginobili ma con una squadra giovane e di talento, Pop secondo me sarà ancora più carico nel voler far bene. E anche a me questa nuova situazione mette più carica.

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