Fabio Bazzani è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Un estratto delle sue parole.

"La partita di domenica non va chiamata derby. Questa gara va chiamata Fortitudo contro Virtus, ma non ha niente a che vedere con i confronti del passato. Il derby lo fanno i tifosi, lo fa l'atmosfera, lo fanno tante cose che portano quella partita ad essere diversa. Nella mia carriera calcistica ho giocato Roma­-Lazio e Sampdoria­-Genoa e se pensassi a quello che ho vissuto direi che è impossibile pensare che senza i tifosi quelle partite sarebbero state le stesse. Le restrizioni portano a vivere questa gara quasi come le altre, di quasi perché resta comunque Aquila contro V nera, per cui una parte di Bologna vincerà e l'altra perderà.
Ha senso continuare a giocare senza pubblico? Direi di no, ma non ho gli elementi per dire se sia giusto e meno fermarsi. Quello che si vede non ha sapore, non sapere fino al sabato se si gioca o no, vedere una classifica in cui ha più significato esaminare quante gare una squadra ha giocato credo che siano cose che abbiano poco senso. La possibilità che questo sia l'unico modo per andare avanti è l'unico motivo per cui questo tipo di prodotto viene accettato.
Si può essere tifosi a distanza? Certo. Se uno ha una squadra nel quale non se la toglie facilmente. Chi è abituato ad essere un fattore ed è abituato ad aiutare la squadra nel quarto quarto facendo diventare sempre più piccolo per gli avversarsi supererà anche questa situazione che dipende da lui, ma dal momento storico che stiamo attraversando".

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92