E alla fine l’ermo colle è carissimo, pur in una partita dove la Fortitudo, volata a +19 dopo le prime battute del primo quarto, si è fatta trapanare tutto il vantaggio fino a trovarsi sotto. Però, come dice Boniciolli, alla fine quel che conta è andarle a vincere, fosse anche con triple dal parcheggio allo scadere. Non è servito il gollonzo finale, ma solo l’essere tornati, dopo atroci difficoltà, a fare ogni tanto canestro. E se poi a segnare è quasi solo ed esclusivamente Matteo Montano, poco conta: Bologna regge nel peggior momento della partita, rimette il naso avanti, chiude e vince la sua prima partita in trasferta del campionato. Tutto il resto, per una volta, venga messo in archivio.

Per provare a sfatare il tabù, quindi, si parte scoprendo che la sfida a metà campo pare quasi impari, visto come Montano riesca fin dalle prime battute a correre come e dove gli pare e a far immediato bottino contro una Recanati che prova a bussare alla porta di Lawson senza trovare mai, però, facile approdo. E allora inizia a venire costruito un piccolo vantaggio, utile per fare 18-12 al 10’.

Intervallino che va ad anchilosare le percentuali, e con Recanati che cerca la rimonta, facendo 5-0 di parziale e sbagliando con Traini il libero del pareggio. Come si suol dire, gol sbagliato gol preso, e tornando ad attivare Montano ecco che la Fortitudo riprende il largo in maniera ottima e abbondante, aggiungendo al bionduto dottore anche la difesa che copre l’area e che permette a Daniel di far doppia cifra a rimbalzo prima ancora di andare al canonico thè. Che arriva con Montano già a quota 18 e vantaggio bolognese che dice 37-24.

Sembra tutta una festa, con doppia tripla iniziale a fare +19, ma proprio nel momento più bello, le cose iniziano piano piano a cambiare. Vuoi un antisportivo ad Italiano, vuoi un contropiede con tentata schiacciata di Daniel che termina più o meno addosso all’altare del Santuario di Loreto, ma tra una cosa e l’altra Recanati si rimette in circolo, trovando le triple e sfruttando, con la zona, il fatto che Bologna a parte due o tre non faccia mai canestro. E allora ecco il lentro rientrare, con il vantaggio che al 30’ viene quasi dimezzato, 46-39.

Carraretto mette l’unico tiro da 2 del secondo tempo della Fortitudo (e unico in totale della panchina), ma il raggiunto +9 conta poco, perché Bologna continua a soffrire l’insoffribile e a commettere l’errore di dar vita ad una Recanati già naufragata nel proprio mare. Lawson e Sollazzo si svegliano, il primo dalla lunetta fa 51 pari, poi arriva anche il sorpasso – pur con tanti sprechi marchigiani – con tripla di Pierini e libero dello stesso Lawson. 57-55 interno, la qui Recanati si pianta: liberi per Daniel e Sorrentino, difesona collettiva per andare a recuperar boccia dietro, e tripla di Montano per chiuderla. Amen.

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