Chiusa la dodicesima giornata di campionato, la Virtus si ferma a dieci gare vinte consecutivamente perdendo in trasferta contro la Vanoli Cremona nel mentre la Fortitudo raggiunge la terza vittoria di fila in casa battendo l’Aquila Trento.

Giornata da dimenticare per la Segafredo che uscirà per la prima volta appunto sconfitta 78-66 però mantenendo il primo posto in classifica però con soli 4 punti da recuperare.

66 punti è il punteggio finale più basso in tutta la sua stagione, diminuendo quel 74 della prima giornata contro Roma.

Anche i 24 soli tiri tentati da due sono il minimo in Serie A, per una VNera che ha fatto moltissima fatica.

11% da tre con 3/26 è la percentuale più bassa della stagione, analoga con un altra gara persa delle 3 fin qui ottenute: contro il Promitheas Patrasso 16% dalla lunga.

Anche i 20 rimbalzi catturati in difesa sono un primato negativo così come i soli 9 assist, ma se non fai canestro è una conseguenza.

Milos Teodosic complice anche espulsione, raggiunge solamente i 7 punti (peggiorato il record di 8) e solo un assist (anche qui era 3 contro Brescia), una gara nefasta del suo leader.

Sicuramente però possiamo tracciare i dati su cosa deve fare la Virtus per vincere le partite tra campionato e coppa, facendo la media delle tre sconfitte: catturare più di 35 rimbalzi, fare più di 9 assist e sicuramente tirare da tre punti sopra il 12%, ovviamente con Teodosic sopra il 16 minuti di utilizzo.

Salutando la Virtus andiamo ad approcciare invece la grandissima vittoria al Paladozza della Pompea 93-68 di sabato sera, sesto posto raggiunto a 14 punti.

Gara dei record qua per la banda di coach Martino:
93 è il record di punti in stagione ( il precedente era 89 contro la Reyer Venezia)

Sono 14 le triple realizzate contro Trento, altro primato superato ( 11 contro Varese e Brescia).

56% da tre è un numero spaventoso e appunto il migliore fin qua ( la media è 35,6%)

Trento è stata subito messa in difficoltà in difesa perché concedere il 57% al tiro è sinonimo di grandi problemi nella propria metà campo: la Fortitudo ne ha approfittato e aggiornato anche questo record.

Più canestri, quindi anche più assist e sono 22 ora il dato da superare.

Pietro Aradori è il grande protagonista con 9 rimbalzi difensivi si porta al comando in questa graduatoria a partita, eguagliando quanto fatto contro Cantù.

Kassius Robertson con il 5/7 da tre punti, migliora il suo dato a gara: precedentemente erano 4 segnate contro Oriora Pistoia.

Confermando infine la statistica curiosa e ancora viva, ovvero la sua importanza offensiva: tutte le volte che ha realizzato tre bombe, la F scudata fin ora non ha mai perso in Serie A.

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