Appena passato il Ferragosto, a Waimer veniva un po' di malinconia. Perchè sapeva che tutto stava per finire, e che a breve gli ombrelloni si sarebbero chiusi. Ma era anche gongolante, dato che storicamente si entrava nell'ambito dei saldi di fine stagione: le fanciulle che a giugno se la tiravano abbassavano le pr etese, e anche il suo ormone - esigente a inizio estate - iniziava a ragionare sapendo che ogni lasciata, come si suol dire, era persa. Per cui nessun problema: "tranquillo, funziona così da sempre", gli aveva detto papà Jader, "ma tu e la mamma vi siete messi assieme a settembre!", rispondeva Waimer, temendo che anche la genitrice fosse un saldo di fine stagione. Papà balbettava, poi lo rimandava da zio HOlter, il vero cuore pulsante della movida romagnola negli anni '70-'80, per il resto della storia.

Un'estate particolare, con gli albergatori a pianger miseria per il calo dei turisti ma a dire scioccamente tutto completo a chi non chiedeva la pensione completa per almeno due mesi. E con l'ambito sportivo della spiaggia segato dalle faide di un lato. Il tifoso virtussino era appena tornato dal raduno della sua squadra, nella non immediata cornice di Finale Emilia, ma tra nazionali e roster ancora da costruire ci aveva capito abbastanza poco.

Bavvy - Mah, io 'sti ritrovi li capisco poco: squadra incomplete, americani ancora da prendere o da portare in città, altri in giro per nazionali... Mi piacerebbe poi entrare negli allenamenti per vedere come fanno, a preparare le cose quando manca così tanta roba. E' come iniziare a mettere in forno una pizza con solo il pomodoro e parte dell'impasto: evidentemente, però, gli allenatori sono anche bravi a far preparazioni a strati, a rate. Poi è un problema di tutti, per cui la quale...

Waimer - Ma alla fine chi c’era?

Bavvy - Mah, all’inizio sembrava una scolaresca con Rocca a fare da professore e Quaglia a far da ripetente. Poi capisci che tanti sono in giro per altre cose, e tutto sommato male non è, ma intanto manca quasi tutto il settore americani. Da quello che sto odorando, mi pare che Sabatini voglia un tipo di giocatore, Finelli un altro, e vedremo come andrà a finire. Però ora inizia il ritiro, almeno si inizierà a sentire la palla rimbalzare: non male, e lasciamo stare per un attimo i discorsi su sponsor e Fondazioni varie. Quello che conta è il gioco, e almeno in palestra noi stiamo per iniziare a giocare.

Waimer - E... scusa se te lo chiedo, ma degli altri si sa qualcosa? Ok, ok, non mi ripetere la solita tiritera sul fatto che tu non ne sai niente, che dovrei rivolgermi a loro direttamente. Ma di sentirmi propaganda patatara o sacratiana non ne ho voglia, e poi come ti ho detto... Ci tengo ai miei ombrelloni, e veder gente che se li sfascia in testa non mi sta bene.

Bavvy - Cosa ti posso dire? Le comiche, o nulla di nuovo sotto il sole per quel che riguarda Gil. CHe non si sa bene se ha pagato, se ha pagato a video (te la ricordi quella canzone, Video killed the fidejussione star? Ecco, era dedicata a lui) o cosa. Ma tanto, non è che la credibilità sia un suo problema, dato che il suo seguito c'è sempre. E' solo che io vorrei capire una cosa: lo scorso anno si diceva che Eagles andava seguita perchè c'era il collegamento con la Fortitudo Pallacanestro, perchè ci sarebbe stata la fusione eccetera. Ma ora che nulla pare essere in programma, perchè continuare a tifare per una roba che ha in comune con la Radiata solo il proprietario? Solo per il fatto, appunto, che il proprietario è lo stesso? Eppure, visti i precedenti, questo dovrebbe essere un deterrente, e non un motivo di aggregazione, o no? Anche perchè se passasse il concetto allora che si fa, Gil prende una pizzeria e si tifa pizzeria? NOn so, ci capisco poco ma nemmeno voglio entrare nel merito. Combatterlo tifando per le sue squadre, boh, quando basterebbe solo dirgli da noi non avrai un spettatore per togliergli una sedie, e togliere entusiasmo ai suoi sodali. Senza dover per forza andare dal patataro, eh, ma solo dire l'altro per noi non esiste, ma tu dimenticaci, così forse ti stancherai. Oltre al fatto che i soldi spesi per Eagles potrebbero servire ad aggiustare qualcosa in Fortitudo... Ma io sono un bavoso, non un piccione, per cui amen.

Waimer - Quindi meglio che non ti chieda delle patate?

Bavvy - Ah, buon che ora stanno prendendo qualcuno altrimenti al raduno di domani Salieri poteva fare un cri cri chi vuol giocare venga qui e organizzare al massimo un giro di briscola con i presenti, se non proprio due racchettate a tennis. Sono indietro e lo sanno, ora stanno facendo lavoro di acquisizione giovani, ma dovrebbero sapere che in Legadue quello che conta sono poi gli americani, e lì tanto si giocherà della loro stagione. E poi, sono anni che non riescono a trovare una chiave per entusiasmare la gente che non sia il fatto dinoi non siamo Sacrati, e abbiamo la SG dietro: encomiabile, ma c'è anche un bel po' di pubblico che vorrebbe solo divertirsi alla domenica e basta. Ce la faranno con Pini e Gasparin? Mah, fossi il loro un acquisto di grido, qualcosa per smuovere la fantasia, lo farei anche subito. Ma tanto dubito che lo faranno, per cui...

Waimer - Ma non ti manca un po' il derby, come ai vecchi tempi?

Bavvy - Beh, la goduria delle vittorie all'ultimo manca eccome, però ora mi basta sedermi sulla riva del fiume e vedere dall'altro lato quel che succede. Manca il pathos delle partite, ma mi diverto come non mai. Anche se mi divertirei di più se la Virtus facesse le cose come dico io, ecco.


Waimer ricordava poi, quando era piccolo, che i tifosi bolognesi arrivavano spesso in spiaggia con le squadre già fatte e finite, e almeno le discussioni tra loro vertevano sul concreto e non sull'astratto di chi sarebbe dovuto arrivare o meno. Ma il mondo era cambiato, il mercato aperto e altre nefandezze simili avevano da un lato aperto la dialettica sui 365 giorni, dall'altro l'avevano annacquata e non poco. Basta che non mi si annacqui la birra, chiosò, pensando che il classico modo di portarsi una pulzella dalla propria parte era quello di addolcirla con un po' di Beck's. E al diavolo Rocca, Sacrati e Pini.

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