Waimer non riusciva ad essere triste. Era saltata per aria la sua Rimini, quella squadra di cui lui faticava a ricordare i bei tempi, quando ci giocavano Rajko Zizic e Peter Van Rij, ma quello che lo rendeva felice era andare a dare un’occhiata alla sua cassa, in spiaggia. Infatti, gli era bastato mettere un piccolo recinto attorno all’ombrellone biancoblu, chiedere un euro ai passanti che si fermavano a vedere i tafferugli verbali tra diverse fazioni, ed in poco tempo l’introito era tale che avrebbe potuto, lui da solo, rilevare la squadra adriatica e portarla in Eurolega senza nemmeno passare dal via. Certo, il clima era nervoso e il rischio che qualcuno si facesse prendere la mano era tanta, ma alla fine Waimer guardava il bisacchino degli euri e gongolava. Così come gongolavano quegli altri, i virtussini, che avevano già da qualche settimana deposto le armi nelle loro diatribe tra Sabatini-sì e Sabatini-no per osservare, scompisciandosi dalle risate, la frantumazione del mondo Fortitudo. Dove non era riuscito Zancanella, dove non era riuscito Danilovic, era riuscito il Faraone Magno.

Potatoes - Ragazzi, io non vi capisco. Ok, va bene che non fosse il caso di festeggiare l’eventuale fallimento della Srl, ma essere qui a stappar bottiglie perché le cose sono rimaste uguali, ovvero con Sacrati in sella, mi sembra davvero eccessivo.

Fernets - Ma scusa, cosa dovevamo fare? Sperare nella sparizione? Metterci qua a ballare sul possibile cadavere della nostra squadra? E magari iniziare a parlar ferrarese perché piace a te? Quello che la gente come te dovrebbe capire è che io non sto con Sacrati. Io sto con la Fortitudo Srl eccetera eccetera, che purtroppo è ancora nelle mani di Gil.

Potatoes - Bene, ma a questo punto non si può continuare ad aspettare, a dire tifiamo ma non vogliamo Sacrati presidente. Non sono le stesse cose che si dicevano due anni fa? E poi, non è che andando a vedere la sua squadra, si vada a dar qualche spicciolo di incasso che gli permetterà di galleggiare ancora, rendendo sempre più difficile la sua dipartita? E’ un cane che si morde la coda. Pensando poi che il discorso dobbiamo seguirlo perché ha la 103 è una sciocchezza! Allora cos’è, se rileva la Zinella Volley andiamo tutti alla pallavolo perché Gil ha anche la 103? Se compra una pizzeria andiamo tutti in pizzeria perché ha anche la 103? E allora, non ti sei accorto che della Effe, a Gil, non gliene importa niente? Cerca solo di restare a galla, usa i tifosi come scudi umani, usa il 103 come specchietto per le allodole, e alla fine non manderà in campo la vera Fortitudo, e che comunque non potrà garantire nessun futuro, nessun futuro?

Fernets - No future? Sei diventato anche punk? Qui non si tifa per Sacrati, qui si tifa per la Fortitudo, punto e basta. Non quella roba ferrarese. E la speranza è sempre quella: che Gil se ne vada, per ripartire. E intanto aspettiamo, ma non andremo certo a far carovane di gioia per la sua presenza, non prendermi per cretino.

Potatoes - Bene, ma ci sono delle cose che mi suonano strane. Intanto, la roba ferrarese è nata nel posto giusto, mentre l’altra roba è nata sotto l’insegna di Porelli. Poi, tutto questo amore di Sabatini per Sacrati… Ma Sabatini non era quello dei Sacradollari, del Parco delle Stalle, del la Fortitudo di Sacrati è cabaret, è un reality show, spettacolo che non andrebbe messo nella pagina dello sport? E adesso, cosa è cambiato? Sia chiaro: io posso capire che Romagnoli non stia simpatico, posso capire che la questione Paladozza non sia stata limpidissima. Ma non capite che tutto questo sentimiento nuevo usa la Fortitudo solo come pretesto per battaglie imprenditoriali?

Fernets - Ma cosa c’entra Sabatini con tutto questo? E’ stata fatta una operazione sportiva, non c’è Sabatini dietro, ma solo l’acquisizione di un diritto sportivo. Che è quello che, fra un anno, dovrebbe permettere alla 103 di tornare in vita, finalmente.

Potatoes - Sì, ma sempre con Sacrati! Perché dovrebbe farsi da parte, perché? E basterebbe, che so, che lui si dimettesse, mettesse un prestanome, e tutto andrebbe bene? Guarda, anche io sarei felicissimo di tornare tutti sotto lo stesso tetto. Però ora questa cosa non è possibile, e io sono solo un tifoso, un tifoso come te, che ha una diversa opinione. Leggere sui forum e su internet di guerre civili, di insulti, mi fa malissimo, perché tutti assieme, per questa squadra, noi abbiamo sofferto, gioito, pianto di felicità e di disperazione. Io credo che la via possa essere quella che a te non piace, ma per questo mi devo trovare bollato come il peggiore dei virtussini? Questa è la cosa che più mi fa star male, essere irriso come un nemico.

Fernets - Penso anche io che questa divisione sia la peggiore delle cose. Ma allora cosa dovrei fare? Mettermi con Romagnoli? Dimenticare tutto quello che è successo? Io non dimentico quello che ha fatto Sacrati, ma non per questo posso automaticamente apparentarmi con qualcuno che non ha fatto quello in cui io speravo, quello che io volevo facesse.

Potatoes - Però ora serve fare qualcosa. E, secondo me, seguire la Fortitudo di Sacrati anche se non si sta con Sacrati, è una terribile arma a doppio taglio. Perché se avrà pubblico, avrà introiti. Se avrà introiti, continuerà a stare dove sta. E la speranza di farlo fuori svanisce. Io posso capire le tue idee, ma non ce la faccio, non ce la faccio. Ti rendi conto che siamo qui, dopo due anni e rotti, a dirci le stesse cose che ci dicevamo dopo la conferenza stampa con Savic resto anche gratis. Ma che garanzie abbiamo? Io non voglio essere un suo ostaggio, e per questo spero nell’altra via. Ottenere alla fine una riconciliazione, anche se dopo questi giorni sarà difficile, ma ottenerla sperando nell’alternativa. Io di aspettare che Sacrati si stanchi non ce la posso fare. Voglio del basket, voglio qualcosa che sia Fortitudo. E quella di Sacrati (che secondo me ha cannibalizzato Ozzano così come tu dici che Romagnoli ha cannibalizzato Ferrara) ora non lo è. Mi sembra solo, solo una roba che non ha interessi in quello per cui io tifo, ma solo agganci imprenditoriali. Perché dai, questo aveva promesso la Legadue nel 2009, nel 2010, e anche quest’anno… Non doveva andare a Rimini? E allora? Anche questa in cavalleria?

Fernets - Bene, alla fine ci conteremo. Ma non credo che in tanti si metteranno a mangiare salama da sugo.


Waimer sarebbe rimasto ore e ore a sentirli discutere. E gli sembrava assurdo pensare che gli stessi, fino a qualche anno fa, tifavano per la stessa squadra e urlavano per gli stessi colori. Queste robe qui noi romagnoli (inteso come aggettivo) mica le facciamo, adì, pensò. E con questo, tornò a mettere a posto il suo bar. Dove, dopo la tromba d’aria della settimana prima, un po’ di gelato al maiale era finito nel reparto piadina.

BASKET CITY AL MARE
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE