L'ex capitano Fortitudo Gianluca Basile è stato intervistato oggi all'interno del Paladozza. Riportiamo qualche sua dichiarazione e il video di Nettuno Tv che lo ha ripreso..

Bologna mi manca tanto, ci ho fatto cinque anni e mezzo, e ogni volta che torno è una situazione strana. Specie tornare al Palasport, i posti dove ho vissuto ogni giorno, ogni ora, le vittorie e le sconfitte, mi tornano in mente tanti episodi, partite, situazioni. Cosa faranno i tifosi? Mi aspetto di tutto, già altre volte mi hanno sorpreso con coreografie. Io sono legatissimo a questa squadra, qua, mi ha dato tanto, una società che mi ha dato la possibilità di giocare a livelli importanti.

La pallacanestro in questo momento per me non è il mio futuro, non mi interessa mettermi in situazione che non potrei controllare: in campo hai la palla e quindi hai il controllo, quando sei fuori sei costretto ad affidarti agli altri, quindi è un ruolo che non è facile e non mi voglio mettere in condizioni del genere. I 21 anni di carriera sono tanti, voglio riposarmi, poi magari vedremo.

L’anno dello scudetto del 2005? Non eravamo stati costruiti per vincere, non eravamo la squadra dei grandi campioni come nella prima era, eravamo giovani, arrivati fino lì con la fatica, il lavoro, la concentrazione. Quando le cose vengono in questa maniera qua è ancora più bello.

Mancinelli? Ha esperienza da vendere, le qualità le sappiamo, deve traghettare i ragazzi alla vittoria, sa quello che deve fare, è cresciuto, ha una età che gli permette di aiutare i più giovani a capire come funzionano le cose e cosa fare per vincere. Sta facendo bene. Il campionato di A2 non è di altissimo livello, ma ci sono tante squadre che puntano alla promozione, ma loro hanno le carte in regola per potercela fare, sono lunghi, hanno voglia e testa, e un allenatore che li tiene sul pezzo.

Derby? Tutti sono stati importanti, l’atmosfera era alle stelle, c’era grande carica, non ne ho uno in particolare, tutti quelli che ho giocato, per come sono vissuti, sono importanti.

C’è stata una chiamata di Matteo che aveva letto che avrei aspettato qualche mese prima di decidere, avrei aspettato fino a Natale per decidere, e allora mi ha chiamato, ma non c’è stato altro se non ripetergli che avevo chiuso ma senza dare date per stare mediaticamente tranquillo. Ora sono convintissimo del ritiro, ma lo ero già alla fine del campionato scorso. Va bene tutto, ma non certo raschiare il fondo del barile. Ho fatto quello che ho fatto, sono contento così.

Montano? Bravo ragazzo, umile, lavoratore, ma gli ho detto che deve concentrarsi maggiormente sulla difesa per andare avanti e fare carriera. Per fare il salto di qualità deve migliorare dietro, perché davanti ha un bel tiro e questa è già una buona cosa. Ha faccia tosta, voglia di arrivare, e questo è un buon inizio. Il fisico aiuta, ma abbiamo visto gente che è arrivata a livelli alti anche senza averlo.

Il video.


RAMAGLI: VOGLIAMO COMPETERE E POSSIBILMENTE VINCERE SU UN CAMPO DIFFICILE. E AVREMO TUTTI A DISPOSIZIONE
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE