Simone Barbante è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Sinceramente non mi aspettavo di avere un impatto così importante alla Effe, mi sono sorpreso io stesso. Lo cercavo e se ci sono riuscito è perché ho acquisito una dimensione più interna. Di questo deve ringraziare coach Luca Dalmonte, gli allenatori dello staff tecnico e il preparatore atletico Renzo Colombini che per me svolge un lavoro fondamentale.
Il naso? Per fortuna la frattura è composta, per cui non è stato necessario un intervento chirurgico. Grazie alla maschera protettiva che indosso riesco a giocare; diminuisce un po' la visuale, ma pensavo peggio. Più che altro è fastidiosa, perché stringe sul viso. Dovrei portarla ancora un mesetto. Col dottore valuteremo il decorso dell'infortunio e la toglierò quando sarà il momento.
Non faccio dediche, ma un pensiero va di sicuro ai miei genitori Giovanni e Barbara. Ci sentiamo ogni sera e il giorno dopo la partita mio padre mi chiama sempre per dirmi in cosa, secondo lui, ho sbagliato. L'unica gara che sono venuti a vedere di persona al PalaDozza è stata quello con Rimini, in cui io mi sono infortunato. Torneranno, non sono così scaramantico.
Voglio confermare e crescere nella dimensione interna che ho iniziato ad avere, ma senza perdere quella perimetrale. Non penso alle statistiche personali, solo ad aiutare la squadra a vincere le partite"


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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