Filippo Baldi Rossi è stato intervistato da Matteo De Luca su baskettiamo.com.
Ecco un estratto delle parole dell'ala bianconera.

Sulle sue condizioni fisiche attuali. C'è ancora margine di miglioramento a livello fisico ma il ginocchio sta bene, io sto bene e sto lavorando tanto insieme allo staff Virtus che è estremamente preparato. Ho tanto tempo in settimana per concentrarmi sul pieno recupero, purtroppo dopo questo infortunio non è né semplice né veloce tornare al basket giocato ma ci sto arrivando anche grazie all’ampio minutaggio che la Segafredo mi concede. Sono molto contento dei miei progressi ed in più la squadra sta andando molto bene: il cambio ha decisamente pagato!

Sull'ambiente trovato in bianconero e il rapporto con coach Ramagli. Con i compagni super: con Ale Gentile avevo già fatto due Europei a livello giovanile, Stefano lo conoscevo per averlo affrontato sul campo così come Klaudio. Pietro Aradori ho avuto la possibilità di conoscerlo questa estate agli Europei e devo dire che mi ha dato una grandissima mano ad inserirmi nel gruppo: come ultimo arrivato tra tutti questi “colossi veterani” non era semplice integrarsi. Anche il gruppo di “Americani” è fatto di grandissime persone a livello umano e non è stato complesso unirsi a loro. Sia i veterani della promozione che i nuovi arrivati hanno dato vita ad un grande gruppo molto affiatato; prima di arrivare leggevo sui giornali di uno spogliatoio “complesso” ma posso assicurare che niente è più lontano dalla realtà. Per quanto riguarda coach Ramagli c’è stato un feeling immediato dovuto anche al fatto di aver lavorato insieme ad un Europeo giovanile. Sulla soglia del decidere se venire a Bologna, è bastata una sua semplice telefonata in cui spiegava quello che pensava di me per convincermi all’istante.

Sul giocare spesso da "playmaker occulto" della squadra. Credo di essere stato preso per questo; non sono e non sarò mai un “4 Americano” da 20 punti e 10 rimbalzi a partita, però mi hanno sempre visto come un giocatore che può aumentare la circolazione di palla e siccome ho buone doti di passaggio e di lettura della pallacanestro posso togliere pressione al playmaker. Come anticipato sono venuto qui per rilanciarmi ma non a livello statistico e vedere che la squadra giri meglio (questo me lo hanno fatto notare anche altri), per me è già un ottimo risultato.

Un pensiero sulla partita di Coppa Italia contro Brescia. Innanzitutto credo che i miei compagni dovranno tirarsi via un “sassolino dalla scarpa” per come è arrivata la sconfitta in campionato. Ormai Brescia non è più una sorpresa, ha fatto un girone d’andata realmente strepitoso e si stanno confermando giornata dopo giornata, basti vedere il colpo ad Avellino. Hanno un bel mix di Americani ed Italiani che sta portando risultati ma noi ad oggi pensiamo solo a Sassari; da lunedì ci metteremo in palestra a studiare come fronteggiarli.

Un pregio e un difetto della Virtus attuale. Un difetto… capita che a sprazzi si vada fuori giri sia in attacco che in difesa e quindi si corra il rischio di subire dei break in poche azioni, anche in partite in cui siamo in controllo. Il pregio più grande invece è il gruppo: credo che, a discapito di quello che si diceva dall’esterno ad inizio stagione, l’atmosfera sia di grande collaborazione e sul campo direi che i risultati si siano visti.

(foto Giulia Pesino)

MARCO BELINELLI RESTA AD ATLANTA
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91