Filippo Baldi Rossi è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Il momento della Virtus è ottimo. Sì, è uno di quelli importanti, siamo in ripresa dopo un periodo difficile, le assenze non ci hanno permesso di allenarci al completo. Avere dodici giocatori insieme, con rotazioni sia nelle guardie che nei lunghi, ci permette ora di tenere alto il livello di energia. La cosa che balza all'occhio è l'intensità tornata ad alzarsi.

Nelle ultime partite sono arrivate un paio di triple impossibili. Prima o poi... Non mi aspettavo entrassero questi tiri, mi aspettavo si rialzassero le mie percentuali. Non facevo canestro nemmeno in una vasca, mi stavo preoccupando. Però capita a tutti di avere un periodo in cui il pallone non entra mai, serve solo lavorare più degli altri. Spero di continuare, segnando anche i tiri possibili.

Ci sono state difficoltà iniziali? Normali all'interno di una squadra nuova. Ho capito benissimo cosa mi chiedeva il coach, non è stato subito facile ma ho cercato di dare altro in mancanza delle percentuali, per esempio difesa e rimbalzi. Non potevo essermi dimenticato come si gioca, poche chiacchiere e stare in palestra è l'unica ricetta.

In assenza di Qvale è il capitano. E' motivo di grandissimo orgoglio. Sono felice che sia Brian il "titolare", però quando tocca a me è una sensazione speciale.

Contenti fin qui, o si poteva fare meglio? In Coppa ci siamo arrivati all'ultima giornata, gli infortuni hanno pesato. Siamo stati bravi a guadagnarla sul campo, al di là degli altri risultati. Varese è una di quelle partite che possono dare una svolta alla stagione, mentalmente siamo molto carichi. Domenica vincere contro Trieste sarebbe già un passo importante, andremmo a +4 su di loro. È il mese in cui dare uno scatto alla stagione, tre-quattro gare importanti e toste, dobbiamo farci trovare pronti. Con la durezza avuta in qualche occasione ma non sempre, ci siamo promessi di esserlo ancora di più.

Ce la si può giocare a Firenze contro Milano?. Sono la squadra da battere, dovremo fare un passo avanti ulteriore. Di sicuro non andremo in gita. E già in campionato, tra dieci giorni a casa loro, proveremo a mandare un segnale.

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