Dopo la terza vittoria consecutiva, la Virtus ha il destino nelle sue mani per l’accesso alle Final Eight. Con due vittorie nelle ultime due giornate di andata i bianconeri sono certamente dentro, con una sola ci sarebbe invece da affidarsi agli altri risultati, agli scontri diretti e alle classifiche avulse. Lo scontro diretto tra Sassari e Trento, in programma domenica, potrà dire molto in tal senso.

I bianconeri però vogliono provarci con le proprie gambe e senza dover contare sugli altri: per cui bisogna vincere la partita di domenica, che sulla carta è decisamente difficile, per non dire proibitiva.
Avellino infatti è in un momento di forma eccezionale. Primo posto in classifica frutto di sei vittorie consecutive, tra cui quelle a casa di Milano, contro Venezia e l’ultima a Sassari. Il leader e trascinatore è Jason Rich, miglior realizzatore del campionato con 20.3 di media, ma non c’è solo lui: la Sidigas ha un roster variegato e lunghissimo, al quale si aggiungerà tra qualche tempo Shane Lawal, scartato dalla Virtus in estate proprio per motivi fisici, e che si è operato subito dopo aver firmato con Avellino. Insomma, c’è tutto per ritenere gli irpini - oltretutto imbattuti in casa, unici in serie A - tra i più seri candidati allo scudetto.

Anche la Virtus però è in un buon momento, di risultati ma anche e soprattutto psicologico e di convinzione nei propri mezzi. Le vittorie aiutano in questo. La rosa a disposizione di coach Ramagli è sicuramente più corta di quella di Sacripanti, ma il talento per provare a competere c’è. Inoltre con le squadre di alto livello i bianconeri hanno sempre fatto buone prestazioni, a volte vincendo (Sassari e Torino), più spesso andandoci vicino, come a Milano, a Trento, e contro Venezia e Brescia.
Insomma, Avellino è sicuramente favorita, ma la Virtus non deve partire battuta e può provare a giocarsela fino alla fine, sapendo però che per vincere servirà - se non la partita perfetta - almeno quella continuità sui 40’ che da tempo la squadra cerca, ed è che stata invocata ancora una volta dal presidente Bucci.

Infine, la partita di domenica sarà utile anche per capire (in ottica futura ma anche presente, volendo) una volta in più cosa manca per competere con l’altissimo livello del campionato italiano, ovvero quello a cui proprietà e la società vogliono tendere.

Si gioca domenica alle 20.45, con diretta Rai Sport e Radio Bologna Uno.

(Foto Giulia Pesino)

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