Le due anime del basket a Bologna sono da tempo divise: quella virtussina, che ambisce a ritornare grande protagonista nella massima serie nazionale, quella fortitudina che invece in Serie A ambisce a tornare nel più breve tempo possibile. Pallacanestro a Bologna vuol dire tradizione, rivalità, grandi giocatori che vanno e vengono, sliding doors che si aprono e grandi promesse da mantenere.

Ne sanno qualcosa su sponda bianconera: la Virtus ha infatti recentemente regolarizzato la sua posizione nei confronti della Comtec, iscrivendosi sia al campionato che alla prossima Fiba Champions League. L’aria però non è ancora delle migliori: si attendono nuovi dirigenti che possano ristabilire gli equilibri: Segafredo detiene il 40% delle quote e la maggioranza, Parfinco intende gradualmente disimpegnarsi passando al 21%, mentre la Coop sta cercando un nuovo socio in grado di subentrare con il 15% ristabilendo un nuovo ordine. Il primo nodo resterà quello relativo al budget. L’ipotesi per formare il roster 2018/2019 è quella di mettere a disposizione degli uomini mercato Virtus poco più di 4 milioni di euro, ma restano i punti interrogativi su coloro che metteranno a disposizione queste cifre. In attesa di risolvere il nodo legato alla foresteria, quell’Arco Campus che rappresenta un’eccellenza di casa Virtus Bologna, intanto, i primi tasselli relativi a campionato e Champions League sono stati posizionati. I bianconeri saranno ai nastri di partenza anche in Europa accanto ad Avellino e Venezia, usufruendo di una wild card annuale e partendo probabilmente dalla fase a girone a 8 squadre con la formula del doppio girone all’italiana.

Nonostante le incertezze dal punto di vista societario, la Virtus Segafredo sta già sondando il terreno per quel che riguarda il mercato e recuperare terreno rispetto alle favorite alla vittoria finale del campionato, che secondo Betway restano Trento e Milano. Se Flaccadori e Abass sembrano essersi allontanai, i bianconeri hanno dirottato la propria attenzione sul playmaker David Reginald Cournooh, 28enne reduce dall’esperienza a Cantù e con il passaporto italiano. Da battere c’è però la concorrenza di Reggio Emilia, che ha già sondato il terreno per accaparrarsi le prestazioni del play attualmente svincolato. Più ingarbugliata la situazione relativa al parco stranieri: la situazione legata a Jalen Reynolds è ancora in stallo, si attende il si dell’americano che nel passato si è diviso tra Reggiana e Barcellona. Il sogno della dirigenza bianconera ha però il nome e il volto di Mike Green, altro americano che sulla carta d’identità conta 33 primavere, ma ha portato in trionfo anche con le sue giocate da playmaker navigato l’AEK Atene, fresca vincitrice della Champions League. Nonostante i possibili innesti, difficilmente i bianconeri riusciranno a competere per lo scudetto in Serie A e per un risultato importante a livello europeo, come confermano le quote degli esperti di Betway. Il basket non è però una scienza esatta e anche la Virtus, con il giusto organico, potrà dire la sua. Si sono separate infine, sul fronte partenze, le strade della Virtus Bologna e di Stefano Gentile, che approda a Sassari liberando Spissu, in procinto di vestire la maglia di Treviso.

Diametralmente opposta la situazione in casa Fortitudo Bologna. Salutato Gianmarco Pozzecco, i bianco blu hanno messo sotto contratto il promettente coach Antimo Martino, 39enne nato ad Isernia ma formatosi come vice allenatore alla Virtus Roma dal 2005 al 2014. Martino arriverà a Bologna dopo la buona esperienza di Ravenna e proverà a riconfermare al vertice la Fortitudo per provare anche a centrare il tanto agognato salto di categoria. Per rincorrere la promozione si passa necessariamente dal mercato: le prime contrattazioni hanno di fatto chiuso il parco italiani. Da pochi giorni sono stati infatti ufficializzati sia Matteo Fantinelli che Marco Venuto, che si alterneranno in cabina di regia. Il primo, classe 1993, è reduce dall’esperienza di Treviso, dove però ha concluso senza rinnovare il contratto, mentre Marco Venuto porta in dote l’esperienza dei suoi 32 anni e indiscusse qualità già messe in mostra con le maglie di Atri, Fidenza, Castrocaro, Casalpusterlengo, Tortona, Biella, Ferrara e Roma. Venuto chiude di fatto gli acquisti tra gli italiani, vista l’attuale presenza in rosa dei confermati Cinciarini, Mancinelli, Rosselli e Pini a cui si aggiungono Fantinelli e il play-guardia nata a San Vito Tagliamento. Restano però quattro caselle da riempire, tutte di fondamentale importanza per confermare – e se possibile anche migliorare – il secondo posto nel girone Est della A2 e la semifinale dei playoff promozione: mancano infatti due under in grado di completare l’organico e di dare il loro apporto partendo dalla panchina, ma soprattutto mancano i due stranieri.

Il General Manager Marco Carraretto e coach Martino hanno sondato varie piste e attendono di fare la mossa giusta senza avere fretta. Il raduno è infatti in programma il prossimo 18 agosto a Lizzano in Belvedere, e gli uomini di mercato vogliono valutare al meglio tutte le opzioni. Il nome più altisonante resta quello di Kenny Lowson, 29enne di Oceanside con alle spalle un’esperienza proprio alla Virtus, ma il 29enne ha un costo elevato e difficilmente cambierà sponda sposando la causa della Fortitudo. Si va quindi alla ricerca di un centro in grado di lottare da protagonista nel pitturato e di una guardia-ala che possa completare il reparto esterni con medie importanti. La missione in casa bianco blu non sembra impossibile, le ambizioni della società e i sogni dei tifosi possono remare verso l’unico grande obiettivo della promozione in serie A.
2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91