Angelo Gigli, ora a Rieti ed ex virtussino tra il 2011 e il 2013, è stato intervistato da Francesco Strazzari su Bolaround.
Ecco un estratto delle sue parole.

Su livello e favorite del campionato di A2. Secondo me il livello è rimasto più o meno quello, soprattutto in alto rispetto al girone est c’è un po’ di differenza con le prime; per quel che riguarda la zona medio-bassa di classifica siamo lì, ma le prime dell’altro girone sono oggettivamente migliori e un po’ più profonde. La profondità di Trieste e Fortitudo può fare la differenza, hanno 12 giocatori veri, hanno speso tanto con un grande budget, questo ovviamente non vuol dire nulla perché ai playoff può succedere di tutto, però ad oggi le favorite sono ad est.

In A2 ci sono tante piazze storiche... Rispetto a qualche anno fa c’è una differenza proprio di soldi, quella è la prima cosa che salta all’occhio. Quando si giocava in Eurolega si puntava alle Final Four, c’erano diverse squadre italiane tra le migliori d’Europa, adesso purtroppo c’è rimasta solo Milano, che comunque fa un po’ di fatica. La differenza principale è il budget, senza tralasciare il fatto che grandi nomi hanno lasciato la pallacanestro, grandi presidenti come Benetton o anche i presidenti lì a Bologna, purtroppo è un momento storico in cui di gente pronta a investire non ce n’è ed è tutto “regredito” a livello economico. Sono scomparse grandi piazze con grandi tradizioni, è un peccato, ma è stata l’opportunità per piazze meno conosciute di poter emergere. Non so se fosse meglio prima o meno, però vedere Treviso, Siena, Fortitudo e piazze così in A2 lascia un po’ di amaro in bocca perchè hanno fatto la storia della pallacanestro, hanno grande tradizione e seguito, quello che ci auguriamo tutti è che possano tornare agli antichi fasti.

I ricordi a Bologna. Quando uno passa da Bologna rimane marchiato a vita. Sappiamo com’è vissuta la pallacanestro, Bologna è un posto unico. Ci sono tante belle piazze dove giocare, ma farlo a Bologna è qualcosa di diverso: lì veramente si respira di pallacanestro, sono orgoglioso del mio passato in Virtus, ci sono due grandi società come Virtus e Fortitudo e ci auguriamo tutti che possano tornare tutti a fare derby non di alto, ma di altissimo livello. Chi ha la fortuna di passare per Bologna, da una sponda o dall’altra, rimane marchiato, non si dimentica, me la porterò sempre dentro. Mi son trovato benissimo sia dal punto di vista sportivo che non, è una città che riesce a darti tanto.
E’ un ambiente stimolante, il fatto di poter lasciare un buon ricordo in una piazza del genere stimola chiunque. Ancora oggi sento gli amici di Bologna che si ricordano dei tempi in cui giocavo io, c’era Peppe (Poeta), e insomma questo mi fa piacere, perché essere apprezzati da un pubblico che in passato ha apprezzato giocatori di ben altra caratura fa veramente piacere: è passata gente che ha vinto Euroleghe e ha giocato in NBA e il semplice apprezzamento anche per un periodo così breve è una cosa particolare.

MARCO BELINELLI RESTA AD ATLANTA
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91