L'ex Fortitudo Valerio Amoroso è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

Sul mercato della Fortitudo. È stato allestito un gran bel roster; equilibrato, con giocatori grossi fisicamente, una caratteristica che in A2 fa la differenza. Non vorrei portare sfortuna, ma vedo la Fortirudo favorita a salire in Serie A insieme a Udine. Poi bisognerà vedere chi arriverà come pivot straniero. Che lungo servirebbe? Io prenderei un pivot verticale, uno come Ed Daniel, capace di tappare ogni buco e ogni penetrazione. Non serve un giocatore con tanti punti nelle mani, perché nella squadra c'è tanto talento. Piuttosto c'è bisogno di qualcuno che prenda rimbalzi e stoppi gli avversari.
L'età media della squadra è troppo alta per ambire alla promozione? No. Parliamo di signori giocatori come Mancinelli, Rosselli e Cinciarini. Il problema non esiste.
Cosa è mancato alla Fortitudo per salire in Serie A? Penso ci sia stata parecchia confusione. Il Poz non aveva la squadra che avrebbe desiderato e si è faticato a trovare il giusto equilibrio. Con tante stelle in campo, c'era bisogno che qualcuno si sacrificasse.
Coach Martino? È un ottimo allenatore. Come Pancotto, arrivato qui a Montegranaro. L'ambiente della Fortitudo è difficile. Auguro a Martino di arrivare secondo dietro di noi.
A 38 anni ha rinunciato al pensiero di tornare in Fortitudo da giocatore? Mai dire mai. L'anno scorso ho giocato 32' di media avendo ottime statistiche. Sono come il buon vino: con gli anni miglioro. Chissà, se un giorno la Fortitudo vorrà riprendermi, o magari tornerò come allenatore, o forse resterò a vita a Montegranaro. Vedremo.

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BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91