Allan Ray - che fin qui ha giocato solo 53’ in due partite, ed è stato operato al menisco il 30 novembre - è stato intervistato da Luca Aquino sul Corriere di Bologna.

Ecco le sue parole: Sono tornato sul campo, da lunedì ho ricominciato a correre, saltare e tirare. Non un lavoro molto intenso perchè è presto, ma negli ultimi due giorni noto già parecchi miglioramenti.

Una scadenza per il rientro definitivo? La diagnosi parlava di 6-8 settimane. Questa è la sesta e da lunedì comincerà la settima. Mi sento sulla strada giusta, corro di nuovo e più avanti dovrò cercare di recuperare la mia forma migliore sul piano cestistico. Non posso garantire che allo scoccare dell’ottava settimana sarò pronto per giocare. Per tornare ai massimi livelli devo essere al 100%, questo non è il campionato cinese dove potrei giocare su una gamba sola.

Si spera di avermi il 1° febbraio contro Capo D’Orlando, forse la partita più importante della stagione? La mia mentalità è affrontarle tutte allo stesso modo. Non ce n’è una più importante delle altre, non puoi pensare “Vinco questa poi anche se perdo la prossima va bene lo stesso”. Non è la mentalità giusta, io so che abbiamo vinto solo 5 partite e non mi interesso di chi affrontiamo domenica.

La cosa più frustrante di questo periodo? L’operazione. Nessuno vorrebbe finire sotto i ferri, ma per me è stata una soluzione necessaria. E’ stato frustrante perchè non vedevo l’ora di giocare dopo la buona stagione scorsa.

La squadra, a parte il mio infortunio, è andata al di sotto delle aspettative? Non vorrei parlare male di qualcuno e non posso rispondere a questa domanda senza criticare qualcuno che ha deluso. Quindi no comment, altrimenti sarei poi convocato al piano di sopra da Crovetti (ride, ndr)

Il difetto principale di questa squadra? E’ mancato agonismo e spirito competitivo in alcune partite. Non puoi giocare bene e vincere una gara come quella contro Venezia e poi perdere contro Capo D’Orlando.

Soprattutto in trasferta negli ultimi quarti è mancato un leader come me? Tutte le partite vanno affrontate con lo stesso approccio, non dobbiamo cercare scuse. Se giochi bene e con la giusta intensità, ti metti nelle condizioni di vincere le partite senza aspettare l’ultimo tiro.

Una questione di motivazioni? Siamo professionisti, le motivazioni devono esserci sempre. Non ci sono scuse per la nostra stagione, dobbiamo giocare meglio, avere più fuoco dentro.

L’ultimo posto è a soli due punti, ma anche i playoff distano appena quattro? Quando arrivai a Ferrara eravamo nella stessa situazione: sul fondo della classifica, e con un grande girone di ritorno sforammo i playoff. Tutto è possibile: se mancano 15 partite io penso di poterne vincere 15, quando tornerò in campo la mia convinzione sarà di poterle vincere tutte.

BONICIOLLI: IMOLA SQUADRA SOLIDA, SARA' UNA PARTITA DIVERTENTE. SIENA? CI HO RIMESSO UNA COPPA ITALIA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE