Il giorno dopo aver firmato con la Virtus, c'è stato un botta e risposta tra Alessandro Cappelletti e la Mens Sana Siena, con il quale il giocatore del 1995 non si è decisamente lasciato bene.

Queste le parole del Cappelletti a La Nazione, che ha accusato la società di inadempienza sui costi della sua operazione al ginocchio.

Ho saputo tramite una raccomandata da Villa Stuart che il mio intervento al ginocchio non era stato pagato. Eppure dalla società (Siena, ndr) aveva ricevuto ogni tipo di rassicurazione su questo fatto. A quel punto, comprese le loro difficoltà, abbiamo deciso di dividere le spese a metà. Io, per la mia parte, attraverso il rimborso dell’assicurazione. Siccome questo era superiore alla quota che dovevo pagare, ho messo dentro anche quell’esubero. Tuttavia, la Mens Sana non ha ancora provveduto a sostenere la sua parte. Se loro non pagano, Mariani, il professore che mi ha operato, non darà l’idoneità. Sono quattro mesi che promettono e non mantengono. Siena è la mia città, ma il silenzio non ha dato frutti, è il momento di far sapere come stanno le cose.



Questa la risposta della società Mens Sana, che con le parole del DG ha preannunciato le vie legali contro il giocatore.

Alessandro Cappelletti ha perso l’opportunità di lasciare un bel ricordo a Siena, ai tifosi della Mens Sana e alla sua dirigenza dopo il suo passaggio a Bologna.
Proprio la Mens Sana che lo ha accolto e ha vissuto insieme a lui, con rispetto e vicinanza, momenti difficili per cui la società per prima ha tralasciato aspetti economici, contrattuali e professionali, standogli vicina e pensando all’immenso dolore che un giocatore, in primis un ragazzo, può vivere subendo ben 3 volte il medesimo infortunio. Perdere tempo nel descrivere quello che la Mens Sana, la sua dirigenza e lo staff hanno fatto per questo ragazzo nel corso di questi duri anni potrebbe sembrare rancoroso, motivo per cui l’unica cosa importante da sottolineare è che non c’è stato un momento in cui la Mens Sana non abbia dato all’atleta Alessandro Cappelletti molto di più di ciò che prevedeva il suo contratto. Nonostante l’evidente percentuale di rischio, visti i 3 infortuni al ginocchio, la Mens Sana ha tentato di trattenere il ragazzo a Siena pensando amasse i nostri colori e potesse avere un futuro più roseo rispetto alle annate appena trascorse.
Purtroppo ha firmato con un’altra società e, forte di questo fatto, si è sentito di aggredire la Mens Sana proprio sul punto in cui lo aveva maggiormente assecondato; nonostante molti avrebbero potuto reputare un ulteriore intervento chirurgico come una perdita di tempo e principalmente una spesa più che superflua, la società ha voluto, pur non avendo una polizza assicurativa che ne coprisse il costo nemmeno in parte, polizza che invece l’atleta possedeva, venire incontro alle richieste di Alessandro Cappelletti che ha deciso di operarsi da professionisti che non sono solo i migliori specialisti in Italia ma anche, evidentemente, i più costosi. Non ci sono scuse per la condotta di Alessandro Cappelletti e Noi di Mens Sana non tolleriamo che i mezzi di stampa vengano utilizzati come strumento al fine di cercare di ottenere ciò che si desidera a prescindere dal fatto che questo sia o meno lecito. Il silenzio, come dice Cappelletti stesso, non lo ha portato ad ottenere nulla, la sua intervista invece lo porterà a subire le conseguenze previste dalla legge in virtù del suo comportamento poco rispettoso per il quale abbiamo già dato mandato al nostro studio legale di fiducia al fine di poter valutare ogni possibilità a tutela dell’immagine di Mens Sana Basket 1871. Le difficoltà economiche di Mens Sana, dovute ad una situazione debitoria del passato già ben nota agli appassionati e agli addetti ai lavori, non vanno negate ma non devono nemmeno essere strumentalizzate per descrivere un comportamento non consono alla professionalità che contraddistingue la Mens Sana ed il suo staff che lavorano quotidianamente per il risanamento economico e il rilancio di quest’ultima.


Filippo Macchi
D.G. Mens Sana Basket 1871 SSD a R.L.

 

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91