Il presidente Alberto Bucci, che era sulla panchina Virtus quando, contro Milano, la squadra conquistò lo scudetto della stella, ha rilasciato una lunga intervista a Luca Corsolini per Stadio. Ne riportiamo un qualche estratto.

“All’epoca ero molto giovane come allenatore, sicuramente più ingenuo. Ettore Messina sembrava più serio di me anche se era pure lui agli inizi della carriera da allenatore. Ma quella finale fu una cosa pazzesca. Prima vincemmo a Milano, poi in casa eravamo avanti quando è uscito Meneghin: doveva essere un vantaggio, e invece perdemmo. Mi ricordo che alla vigilia di gara 3 mi presentai all'allenamento facendo finta di essere tranquillo e appena arrivato i miei giocatori, Villalta e Bonamico, mi presero sottobraccio e mi dissero: "Guarda in alto". Risposi: "E allora ?" "Guarda bene", mi dissero ancora. Il piano alto del palazzo era schermato, però la copertura non era perfetta, c'era un buco. Se guardi bene si vede la stella. E in effetti andammo a Milano e vincemmo il titolo. Eravamo molto sereni.
Milano? Va bene che arrivi così presto. Ci fa guardare bene agli avversari che, inutile negarlo, sono superiori. Ma giocando contro di loro alla seconda giornata possiamo capire cosa ci manca, cosa possiamo fare in più, anche accettare che loro per il momento siano superiori.
Obiettivi? Io vorrei che la stagione ci desse certezze, che ci facesse capire che ci sono 5 o 6 giocatori attorno ai quali costruire quello che manca. Siamo una squadra mediamente giovane, dobbiamo cercare queste risposte. Se inseguire uno o entrambi dei risultati citati della domanda ci impedisce di trovare i segnali che stiamo cercando non ci sto. Preferisco puntare sull'identità. Se ogni anno devi rifare la squadra daccapo, allora non stai andando avanti. Ovvio che mi piacerebbe fare i playoff, qualificarmi per la Final Eight, andare avanti in Europa, ma davvero il desiderio principale è che la squadra dia risposte a tutti.
Il coach? Sta lavorando molto bene. E’ molto equilibrato, come allenatore e come persona. Sa motivare, sa lavorare bene con la squadra”

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BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91