Autarchica e non meravigliosa, ma tetragonale nella tranquillità di potersela giocare senza problemi. La Fortitudo fa sua la trasferta di Orzinuovi, e non è cosa scontata visto e considerato la precarietà attuale di una truppa da ricostruire con i possibili prossimi innesti. Specie considerando che vincere in trasferta non è poi roba semplicissima, ma forse la verità è che la situazione bolognese è meno drammatica di quanto non venga raccontata in settimana, tanto che chissà, si giocasse tutti i giorni, sarebbe meglio per tutti. Intanto arriva il gol fuori casa, ispirato dalla migliore con questa maglia di Rosselli, e per qualche giorno non si parlerà di peripatetiche e chissà cosa altro.

Precarietà iniziale, palle perse e passaggi che, teleripresi fino a casa Boniciolli, non avranno aiutato la convalescenza del Nostro. Poi, scesa a -3, la Fortitudo ha migliori riserve uscenti dalla panchina, Mancinelli e Rosselli in primis, per provare ad aggiustare le cose e mettere il naso avanti. 11-1 di parziale, ipotesi di doppia cifra di vantaggio, e 22-18 esterno al 10’.

Si continua con parziali da una parte e dall’altra, con la Fortitudo che regge decentemente in difesa e, in attacco, vive solo del fatto che Mancinelli, sulle tacche, fa quello che vuole. Avanti di 7 prima, sotto di 3 poi, c’è un acciacco che azzoppa Gandini prima che il secondo quarto si chiuda con Bologna sopra 36-34.

La rumba continua, senza che nessuno riesca a prendere l’inerzia e mettersela in saccoccia, e sono sempre schiaffi da una parte, schiaffi dall’altra, ma parità complessiva. Orzinuovi fa +4 subito, poi Italiano ispira un 10-0, dopo – mentre Bologna non ha idee di cosa fare in attacco in avvicinamento – tocca di nuovo ai lombardi, si va e si viene, 58-56 al 30’.

Tocca a Bologna ora il pugno, ed è roba buona, con 11 filati che permettono ai biancoblu di aprire lo sprint con discreto vantaggio. Serve, perché Orzinuovi non riesce mai davvero a crederci, ma nemmeno accetta di mettere la testa sul tavolo per farsi ghigliottinare. Però Rosselli oggi ne ha anche per gli assenti, mettendo le triple della quasi sicurezza, poi Mancinelli fa altrettanto gol da lontano per l’82-71, e allora sia anche poco brillante, questa Fortitudo, ma che se la mette sulla solidità è difficile da scalfire. Ora Trieste, sia.


(Foto Fabio Pozzati)

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