Il mese di dicembre della Fortitudo Flats Service Bologna

Dopo aver zoppicato durante il solo mese di novembre, la Fortitudo torna a cavalcare in un dicembre fatto di tante gioie e dolori ridotti al quasi zero. Ben sei match in trenta giorni; in attesa dell’ultima fatica dell’anno ad Orzinuovi, quattro vittorie ed una sola sconfitta, in trasferta - al supplementare - contro l’altra capolista Forlì, quando a pochi secondi dei tempi regolamentari sembrava fatta. La storia è nota, con quel +3 esterno a 3” dal quarantesimo, ricucito dalla tripla di Valentini, e quella sbavatura difensiva e decisiva biancoblù - priva appunto di fallo - che lascia all’Unieuro il tiro dell’overtime. Partita clamorosa di Ogden e Freeman, entrambi in doppia doppia, oltre ad un Fantinelli da 19+10.

Il mese era però iniziato con due vittorie: prima in casa con Chiusi, con tanta sofferenza e con un Ogden da 30+10 (26,3 + 11,3 rimbalzi nelle prima tre di dicembre per lui) e poi al Paladozza con Rimini, anche qui non senza soffrire ed un Aradori ritrovato (19), per una Effe che brilla meno rispetto alle prime giornate, ma che comunque vince. L’inaugurazione a metà mese del museo in Sala Borsa “Una storia con la Effe maiuscola” porta a galla ricordi e personaggi da brividi, da Davide Lamma a Carlton Myers, fino a Giacomo Zatti e Vincenzo Esposito per citarne solo alcuni.

Il doppio turno casalingo prima della sosta natalizia porta ancora punti: prima con Nardò, senza Panni, in un match deciso in volata dal tiro “ignorante” di Ogden, all’interno di un altro match sofferto. Arrivano i primi passi al Paladozza per Giordano, e nel dopo gara Caja sentenzierà che “piaccia o no, noi siamo questi”. Quasi a voler abbandonare la pista mercato, ma il regalo natalizio la Effe se lo fa sette giorni dopo, contro Trieste. Senza Fantinelli sembra ancora più in salita, e la voglia di rivalsa dei ragazzi di coach Christian dopo la scoppola dell’andata potrebbe fare il resto. Non è così, altra gigantesca prova biancoblù: solito Aradori da 27punti, ma soprattutto un Freeman incontenibile, ed un Giordano che partecipa concretamente alla vittoria.