Bi.Emme Livorno - Flats Service Fortitudo Bologna, il dopopartita

E alla fine ottavo posto fu, diciamo una specie di meno peggio in un ambito di playin che, almeno, permetterà alla Fortitudo di evitare il primo spareggio e, di riflesso, avere una sola gara - interna - prima, eventualmente, di affrontare Cantù. Via allora di attesa per sapere chi, tra Torino e Pesaro, sarà lo scoglio prima dei playoff: entrambe hanno 2-0 contro la Effe, entrambe quindi hanno già vinto al Paladozza. Ergo, se dovessero fare il bis, mai nessuna eliminazione sarebbe stata meno immeritata. Ottavo posto, allora: poteva andare meglio, davvero, tralasciando tutte le jelle scaricatesi su ‘sta truppa e sul fatto che, di riffa o di raffa, il “mercato di riparazione” non c’è stato. Con Menalo diventato presto uno sventola asciugamani, con Thomas - gettonaro di Gabriel - risultato poi mediocre e rotto, e con Vencato che più che riparazione è stato il sostituto di un Sabatini rotto, e oltretutto scassatosi per un po' pure lui. Insomma, non ne è andata una bene.
Livorno è stata una partita sotto tono, vinta di carattere, di ferri avversari (6/32, spesso tirando piedi a terra) ma anche di testa rimasta sul pezzo quando i padroni di casa, che poco avevano da chiedere alla partita, avevano messo il naso avanti. Poco o niente da segnalare, dato che in questa fase della stagione il passato viene archiviato ancora più in fretta del solito, e dal saluto finale ai tifosi da trasferta si è dovuto subito pensare a quel che sarà nel prossimo weekend, con data ancora da definire (c'è una concomitanza con Bologna-Juventus da studiare). Per il resto, il campo ha detto di un Aradori continuo quando c'era bisogno di lui, di un Gabriel che almeno ha messo quelle buone, e di buon gregariato attorno. Basterà, magari con il rientro di Fantinelli, da qui a pochi giorni?
Sei bellissimo - Appunto, Aradori che ha sfruttato gli spazi concessi dalla difesa livornese e ha messo quello che c'era da mettere. Poi un piccolo clap a Vencato, che nel giro di pochi giorni è passato dall'infermeria al ruolo di regista titolare: passi molto attenti, per evitare errori, ma partita di grande quantità.
In altomare - Una volta che Gabriel non fa bizze ci si mette Freeman, fin troppo svolazzante e poco contento dei pini punitivi, tanto da riapparire a fine gara, per i saluti alla piazza, solo perchè lo hanno ripescato dai suoi pensieri negativi. Ci sarà bisogno anche di lui, accidenti: che vuole fare?