(foto Vanoli Cremona)
(foto Vanoli Cremona)

Demis Cavina è stato sentito da Enrico Schiavina per il Corriere di Bologna. Un estratto dell'intervista.

"Lunedì ero a casa a Castel San Pietro, suona il campanello, apro: è il mio vicino, virtussino doc, che vuole complimentarsi e nello stesso tempo mandarmi bonariamente a quel paese. Da bolognese, mentirei se dicessi che è stata una vittoria come un'altra. A Castello poi è virtussino pure il sindaco…

Come abbiamo fatto? Mantenendo una grande concentrazione. Credendo nelle cose che avevamo preparato. Ci avevamo lavorato tanto, pensando a Shengelia e Belinelli come obiettivi difensivi per noi cruciali, ma non solo. Bravi i miei ad eseguire, poi bisogna essere onesti: era due giorni dopo la loro battaglia con l'Efes.

L'Eurolega è un torneo massacrante, ci sta che ogni tanto lasci scorie, anche a chi ha panchine lunghissime. Detto questo, sta alle avversarie di turno farsi trovare pronte per approfittarne. E a noi stavolta è riuscito tutto.

La Virtus? Sanno andare sempre dove vogliono in attacco, hanno gerarchie chiarissime e una difesa che sale di colpi nei momenti caldi. E poi non si disuniscono mai, neanche domenica: nel quarto ce li siamo ritrovati in un attimo in scia, e abbiamo dovuta vincerla due volte. Sono un blocco di cemento, faranno strada."

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